Assolta una 37enne che prende il Rdc pur avendo giocato online 320mila euro
L’accusa era di “acquisizione fraudolenta di erogazioni pubbliche”. Ma per i giudici il fatto non sussiste: avrebbe incassato legittimamente il “Reddito”
Il Reddito di Cittadinanza è nato come una misura di contrasto alla povertà, ed dovrebbe essere un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Ma non per il Tribunale di Avellino. Ha assolto una donna di 37 anni che ha percepito il reddito di cittadinanza, e al tempo stesso ha puntato 320 mila euro su tutti i tipi di scommesse e giochi online. L’accusa era di acquisizione fraudolenta di erogazioni pubbliche. Ma per i giudici il fatto non sussiste Nella sentenza è scritto che le due cose sono pienamente compatibili. Nonostante che controlli incrociati su carte prepagate abbiano accertato che la 37enne, titolare dal 2019 del Reddito di Cittadinanza, ha movimentato giocate online per complessivi 320mila euro. La donna, contemporaneamente, ha percepito dall’Inps 12.600 euro. Il collegio del tribunale irpino ha riconosciuto la fondatezza della tesi del difensore della donna, l’avvocato Danilo lacobacci, il quale ha sostenuto che le vincite provenienti da giochi non costituiscono reddito.
Ma l’Inps rivuole i soldi
L’accanita giocatrice, che vive con due figli dopo la separazione dal marito, ha scommesso da marzo 2019 a settembre 2020 su partite di calcio, corse dei cavalli e dei cani, automobilismo e boxe. Riuscendo a perdere in 7 mesi, complessivamente, 335 mila euro. Praticamente più di quello che aveva vinto. Ma, non lavorando, rientrerebbe pienamente nei requisiti per ricevere il sussidio. Comunque per l’Inps rivuole indietro i soldi, ma al momento la restituzione delle somme percepite con il Reddito di Cittadinanza resta in discussione. La donna, forte della prima sentenza dei giudici di Avellino, tramite il suo legale ha presentato opposizione.