Una ragazza di 20 anni subisce violenza in pullman da un militare

Denunciato per violenza sessuale un militare dell’Esercito di 35 anni che ha approfittato di una ragazza addormentata nel sedile accanto a lui

Un viaggio in pullman per ragazza di 20 anni si è trasformato in un incubo. Nella notte. a bordo del mezzo, è stata palpata insistentemente da uno sconosciuto. La ragazza, che chiameremo Maria, non appena è arrivata a Roma, alla stazione Tiburtina, non ha esitato un solo attimo a denunciare il suo molestatore. Si tratta di un militare dell’Esercito. I fatti sono avvenuti nella notte tra il 30 e il 31 gennaio. La 20enne romana era andata a trovare il suo fidanzato che studia in Puglia, e per rientrare aveva scelto di viaggiare con la corsa notturna di Flixbus. Salita a bordo del pullman, ha trovato tutti i posti occupati, tranne uno lato corridoio accanto a un uomo. Maria ha chiesto permesso, e l’uomo ha acconsentito. Subito dopo, le avrebbe detto di scambiarsi il posto, perché essendo lui un fumatore era intenzionato a scendere a ogni fermata, non avrebbe voluto disturbarla. La 20enne ha acconsentito ed è passata dal lato finestrino.

PALPATA MENTRE DORMIVA

Il viaggio è proseguito e Maria si è addormentata. Improvvisamente si è svegliata di soprassalto e si è ritrovata la mano di quel tizio tra le gambe. È rimasta pietrificata, interdetta. Non è riuscita neppure ad urlare, e con l’esperienza dei suoi 20 anni, ha deciso di difendersi come poteva, accavallando le gambe e incrociando le braccia. Si è sentita umiliata. Quando si è ripresa, si è alzata, ed ha chiesto agli autisti di cambiare posto. Arrivata a Roma, è scesa dall’autobus, ed in stazione ha incontrato il padre suo padre che l’aspettava. Il genitore l’ha visto piuttosto scossa e le ha chiesto se c’era qualcosa non non andava. E lei gli ha raccontato tutto. Il papà non ha esitato un solo istante, e con sua figlia si è recato presso il commissariato più vicino. I poliziotti hanno ascoltano attentamente il racconto della ragazza, ed hanno attivato il codice rosso. Si sono recati subito in biglietteria, ed hanno chiesto l’elenco dei passeggeri che erano a bordo in quella corsa. Ma hanno trovano solo un nome e cognome, non altro.

UN AUTISTA HA RICORDATO CHI ERA IL PASSEGGERO CERCATO

La squadra di polizia giudiziaria non si è arresa. Ha contattato gli autisti e li ha ascoltati. Uno di loro si è ricordato di questo passeggero abituale: è un militare in servizio a Roma. Rintracciato e convocato in commissariato, l’uomo, un 35enne militare dell’Esercito, ha confermato di aver viaggiato accanto alla ragazza, e di avere scambiato il posto con lei. Ha detto di essersi appisolato accanto a lei e di averle sfiorato la testa. Ha quindi iniziato ad accarezzare i capelli della ragazza. Non vedendo sue reazioni negative, si è spinto oltre, convinto che lei ricambiasse, e volesse consumare un rapporto sessuale. Ha minimizzato l’accaduto classificandolo come un «fraintendimento». Che, però, non gli ha evitato una denuncia per la violenza sessuale sulla ragazza di 20 anni, aggravata dalla minorata difesa.