Crisi dell’apicoltura, Unicoop Sicilia chiede lo stato di calamità
Nel corso di un’audizione all’ARS, il presidente Felice Coppolino ha chiesto alla politica di intervenire con somma urgenza
“La richiesta dello stato di calamità è inderogabile: nessuno pensi di osteggiare questa misura assolutamente indispensabile alla salvezza del settore”: queste le parole le presidente di Unicoop Sicilia Felice Coppolino in merito alla crisi dell’apicoltura in atto.
Nel corso di un’audizione alla terza Commissione dell’ ARS, il presidente ha descritto un comparto “devastato da mesi di profonda crisi“.
Una condizione determinata dal calo consistente della produzione della filiera.
L’ INTERVENTO IN COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
“Siamo stati chiari e risoluti nel manifestare – afferma Felice Coppolino – davanti ai componenti della terza Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, la necessità dello stato di calamità per il settore”.
“Non è più accettabile cercare di eludere il problema che coinvolge migliaia di operatori – aggiunge – ai quali è necessario dare certezze per il futuro”.
“Infine – ha ribadito – faremo muro contro tutti coloro che, ad oggi, osteggiano palesemente l’attuazione dello stato di calamità”.
“Su questo non accetteremo alcuna mediazione – ha avvertito – e ribadiamo con forza che saremo sempre in prima linea a fianco dei lavoratori e dei produttori”.
“Adesso è il turno della politica che non può più porre alibi – ha concluso – ma deve semmai trovare soluzioni senza se e senza ma: il tempo delle parole ormai è scaduto, si passi senza alcuna esitazione ai fatti”
LE PROPOSTE DELL’ ORGANIZZAZIONE
Unicoop Sicilia non ha soltanto chiesto un intervento immediato di carattere economico.
L’organizzazione che rappresenta e difende il mondo della cooperazione ha anche proposto di inserire la sottomisura 10.1.1 nel Programma di Sviluppo Rurale, ovvero ‘apicoltura per la preservazione della diversità’.
Un provvedimento che Unicoop Sicilia reputa indispensabile e per il quale ha annunciato di volersi spendere nella consapevolezza “dell’importanza di un comparto, come quello della produzione del miele siciliano, tradizione culturale e risorsa economica del territorio”.