Universitaria siciliana a Bologna salva ragazza da uno stupro: “Sentivo che dovevo farlo”

La studentessa: “Ho visto la ragazza a terra sotto uno di loro con gli slip già abbassati e con voce flebile chiedeva aiuto”

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Una studentessa di Castelvetrano ha salvato una ragazza a Bologna, che,  in pieno centro, stava per essere stuprata da due giovani tunisini, adesso finiti in carcere. La coraggiosa siciliana si chiama Giulia Leone, è di Castelvetrano e frequenta la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna.

La giovane ancora turbata dall’accaduto ha detto: “Non so se è stato coraggio incoscienza, ma è prevalso in me l’istinto di difesa di quella giovane. Non vorrei spettacolarizzare l’evento. Sono sicura che l’avrebbero fatto la maggior parte delle persone”. Ed ha raccontato che in quei terribili minuti ha visto una ragazza a terra che si dimenava. E chiedeva aiuto con un filo di voce sotto la furia di un individuo, i cui occhi «assatanati» le sono rimasti impressi nella mente. E spiega: “Ero uscita con amici per una normale serata e stavo tornando a casa. Ero arrivata in piazza Verdi intorno alle 3,30 quando ho notato due ragazzi dimenarsi di cui uno in piedi in mezzo a delle piante nei pressi di un ristorante”.

“La ragazza a terra sotto uno di loro, con gli slip già abbassati chiedeva aiuto”

“Istintivamente mi sono avvicinata – ha ricordato la studentessa -, e sulle prime non avevo capito cosa stesse succedendo. Ma poi ho visto la ragazza a terra sotto uno di loro con gli slip già abbassati, che con voce flebile chiedeva aiuto. Probabilmente aveva bevuto e i suoi aguzzini ne stavano approfittando. Ho gridato con tutta la mia forza – ha continuato  Giulia – e ho spinto i ragazzi mentre uno di loro mi fissava con i suoi occhi. Non ho avuto paura perché sentivo che dovevo farlo. Alle mie grida si sono avvicinate tre ragazze una di queste ha fotografato il giovane che faceva da palo. Poi per fortuna hanno mollato la ragazza e sono fuggiti, mentre qualcuno avvertiva le forze dell’ordine”.

Il consiglio di Giulia alle ragazze. L’ha convocata il  sindaco di Bologna

La giovane vittima è stata aiutata a rivestirsi ed ha chiesto poi a Giulia di chiamare al telefono il suo compagno che si è precipitato sul posto. Grazie alla foto i due extracomunitari sono stati arrestati. “Ho pianto di gioia quando ho saputo che i due malviventi erano stati associati al carcere minorile”, ha detto ancora la ragazza siciliana. Nei giorni successivi la vittima è riuscita a contattare telefonicamente la sua giovane salvatrice per manifestarle la sua gratitudine. Il consiglio di Giulia alle ragazze è quello di non camminare da sole durante la notte, spiegando: “Non è la prima volta che aiuto colleghe a svincolarsi da atteggiamenti minacciosi di ragazzi. Le donne devono aiutarsi tra di loro e non ci ho pensato due volte ad intervenire per salvare questa ragazza da uno stupro che si stava consumando”.

Giulia Leone da sette anni vive nella città felsinea. Il suo gesto ha fatto il giro di Bologna e lo stesso sindaco ha chiesto di incontrarla probabilmente per gratificarla per il gesto.

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