Uno dei 77 “furbetti” di Agrigento ha anche picchiato il gestore che voleva assumerlo

L’uomo preferiva il lavoro in nero per continuare a incassare il sostegno economico dallo Stato, ovvero il reddito di cittadinanza

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Ieri c’è stata la notizia che i Carabinieri di Agrigento hanno individuato e denunciato 77 persone, accusandole di aver percepito in maniera illecita il Reddito di Cittadinanza. Le indagini condotte hanno consentito di riscontrare molteplici irregolarità in merito alle autocertificazioni prodotte per ottenere il sostegno economico.

PER NON ESSERE ASSUNTO PICCHIA IL GESTORE

Nella saga dei “furbetti” è spuntato anche un incredibile caso relativo ad un bracciante rumeno. I carabinieri hanno accertato che l’uomo, il mese scorso, ha picchiato il gestore dell’azienda agricola nella quale prestava la sua opera. Il motivo? È paradossale, e testimonia i guasti che talvolta provoca il Reddito di Cittadinanza. Infatti, il datore di lavoro del rumeno, al termine di un periodo di prova voleva assumerlo. Ma ha trovato la ferma resistenza del suo dipendente, perché se fosse stato regolarizzato avrebbe perso il diritto al sussidio del Reddito di cittadinanza. Ecco perché ha insistito per continuare a lavorare in nero nelle campagne di Naro. Avrebbe potuto usufruire della ricarica mensile nella tessera gialla della Poste. La discussione si è accesa, è degenerata, e l’operaio ha picchiato il gestore.