Uomo muore durante soccorso, parenti distruggono l’ambulanza a mazzate

Davanti al decesso del 61enne, i familiari hanno reagito con la violenza

palermo

Un uomo di 61 anni è stato colto da un malore in via Vito Catalano, a Fontanelle Sud (Trapani). Invano gli operatori del 118 hanno cercato di salvarlo, l’uomo è purtroppo deceduto nonostante i tentativi di rianimarlo.

Il decesso ha scatenato tuttavia la rabbia dei parenti. Impugnate alcune mazze, questi hanno infatti danneggiato l’ambulanza che si era recata sul luogo per prestare i dovuti soccorsi al loro caro. In frantumi il parabrezza, danneggiati gli altri vetri del mezzo.
  

“E’ l’ennesimo episodio di incomprensibile violenza – dichiarano dal Mud 118, l’associazione di categoria che assiste tutti i dipendenti -. Noi prestiamo servizio e veniamo aggrediti. Comprendiamo il dolore per i familiari, ma non accettiamo simili azioni che condanniamo con forza. Non è la prima volta che denunciamo questi episodi ma ci sentiamo ad oggi come degli urlatori della valle dell’eco”.

Uomo muore al Civico, parenti danneggiano reparto

L’episodio ricorda quanto accaduto giusto qualche giorno fa a Palermo. Nella serata di venerdì 28, infatti, due donne hanno danneggiato la porta del reparto di pneumologia dell’ospedale Civico. La reazione violenta è arrivata dopo che i medici hanno comunicato la morte di un parente, un uomo, ai familiari. Sul posto è intervenuta la Polizia, che ha identificato e denunciato le due donne, che intanto erano riuscite a scappare.

“Non servono molte parole per definire l’ennesimo gesto esecrabile ai danni di una struttura e del personale che, a questo punto, con coraggio, affronta quotidianamente il suo lavoro di soccorso e di tutela della salute”. Così ha dichiarato a Palermo Live il direttore sanitario Salvatore Requirez.

“Sono espressioni dell’inciviltà profonda che si annida in alcuni ambiti della popolazione – ha proseguito  -. Non conosco i motivi della protesta, ammesso che uno qualsiasi possa mai giustificare simili comportamenti, ma proporrò alla Direzione Generale di attivare, oltre al posto fisso di Polizia che verrà consegnato il mese prossimo, una opportuna valutazione sulla possibilità di predisporre guardie psicologiche 24 ore su 24 nelle sale di attesa”.

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