“Non sentivo il mio gioco, non mi rimaneva che combattere. L’ho fatto ma purtroppo non è bastato”.
Matteo Berrettini non ce l’ha fatta, il suo sogno di arrivare in fondo agli US Open si è infranto contro il norvegese Casper Ruud, che lo ha sconfitto con un perentorio 6-1 6-4 7-6(4). La descrizione della partita è condensata proprio nelle dichiarazioni del tennista romano, che ha trovato sulla sua strada un avversario in forma strepitosa che vola non solo verso una meritatissima semifinale ma anche verso il posto numero uno della classifica mondiale. Con la vittoria su Matteo, il norvegese è infatti già salito al numero due, inseguito dallo spagnolo Carlos Alcaraz che è al terzo posto e che come lui in caso di vittoria a New York diventerebbe il nuovo leader ATP.
Sulla partita tra Berrettini e Ruud c’è poco da aggiungere. Già dal primo set (nel quale Berrettini ha evitato a stento il 6-0) il tennista scandinavo ha comandato il gioco non permettendo all’azzurro di sfruttare la sua arma principale, il dritto, e comandando sia gli scambi sulla propria battuta (pur non mettendo a segno nessun ace) sia quelli in risposta. Solo nel terzo set Berrettini ha avuto la chance di rimettersi in partita quando sul 5-3 e servizio ha avuto sue set point che non è riuscito a concretizzare. Su quelle occasioni perse si è avuta l’impressione che nella testa di Matteo si sia spenta la luce, e Ruud ha chiuso poi la partita al tiebreak senza più correre rischi.
Sulla sua strada ora Ruud non troverà Nick Kyrgios, che nell’altro quarto di finale della parte alta del tabellone ha ceduto in cinque set al russo Karen Khachanov. Una sfida pazza e altalenante come i caratteri dei due contendenti, che si è chiusa al quinto set dopo 3 ore e 40 minuti di battaglia. Il russo è la vera grande sorpresa di questa edizione degli US Open, anche se di fronte al Ruud visto contro Berrettini non sembra avere molte chances di raggiungere la finale.
Stanotte tocca agli altri due quarti di finale della parte bassa del tabellone, e ovviamente tutte le nostre speranze sono riposte in Jannik Sinner, che sfiderà Carlos Alcaraz (alle 2,30 ora italiana) in quella che tutti i critici e gli osservatori giudicano come la vera grande rivalità del futuro del tennis mondiale. L’altro quarto vedrà di fronte l’americano Tiafoe “giustiziere” di Rafa Nadal, e l’altro russo Rublev, un altro match decisamente impronosticabile, ma con lo statunitense che avrà dalla sua parte tutto il tifo dello stadio “Arthur Ashe”.