Vaccini, dal 3 giugno accessibili a tutte le fasce d’età

L’annuncio di Francesco Figliuolo in visita al centro vaccinale di Bastia Umbra

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Alessandro Pone - Lapresse Napoli 27 dicembre 2020 Cronaca Napoli, V day in Europa. Prime vaccinazioni a infermieri e medici all'ospedale Cardarelli di Napoli. Il vaccino per il covid 19 della Pfizer è arrivato in Italia, e verranno vaccinati prima infermieri e operatori sanitari.Alessandro Pone - Lapresse Naples 27 december 2020 Chronicle Naples, V day in Europe. First vaccinations for nurses and doctors at the Cardarelli hospital in Naples. Pfizer's covid 19 vaccine has arrived in Italy, and nurses and healthcare professionals will be vaccinated first.

Dal 3 giugno si potranno somministrare i vaccini contro il Covid-19 a tutte le fasce d’età fino ai 16 anni. A dichiararlo, al termine di una visita al centro vaccinale di Bastia Umbra, il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Francesco Figliuolo. Si attende l’arrivo della circolare ufficiale, attualmente non ancora diffusa.

“Dal 3 giugno si darà possibilità a tutte le Regioni e Province di aprire a tutte le classi seguendo il piano, utilizzando tutti i punti di somministrazione, anche quelli aziendali”, ha spiegato Figliuolo. Le dosi a disposizione saranno 20 milioni.

Vaccini agli adolescenti, Figliuolo: “Siamo pronti”

In merito ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni, Figliuolo ha accennato all’arrivo dell’ok dell’Ema, atteso per oggi, per il vaccino Pfizer. “L’Aifa dovrebbe dare l’autorizzazione all’inizio della prossima settimana. Noi siamo pronti, gli adolescenti li avevo già inseriti nel piano vaccinale presentato a marzo, si tratta di circa 2,3 milioni di giovani. Siamo in grado di procedere anche in questa classe”.

Infine, gli over60 e i più fragili. Figliuolo spiega: “Sugli over 60 a livello nazionale dobbiamo crescere di più perché siamo intorno al 62, 63% di copertura con una dose. Che cosa ci rimane da fare in questo momento? Con procedure di chiamate attiva, dobbiamo andare ad intercettare la restante parte della popolazione che ci manca. Quindi se mancano i fragili, si vanno a cercare. Dobbiamo mettere in sicurezza queste classi perché sono quelle che possono andare in ospedale o terapia intensiva”.