Vaccini in farmacia, boom nel Palermitano: 8mila dosi nell’ultima settimana
Tobia, segretario nazionale e presidente a Palermo di Federfarma: “Numeri che confermano quanto i cittadini stiano apprezzando il nuovo ruolo della farmacia come presidio sanitario di prossimità, sicuro, efficiente e comodo da fruire”
Sono circa 8mila i vaccini somministrati in farmacia nell’ultima settimana nel Palermitano. Ad annunciarlo con soddisfazione è Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente a Palermo di Federfarma.
“Ottomila vaccinazioni nelle farmacie in una settimana, 50mila dallo scorso 3 settembre – ha commentato -. Sono numeri che confermano quanto i cittadini stiano apprezzando il nuovo ruolo della farmacia come presidio sanitario di prossimità, sicuro, efficiente e comodo da fruire”.
Vaccini disponibili in 93 farmacie
A Palermo sono in tutto 61 le farmacie che hanno attivato il servizio; in provincia 32. Un totale di 93 punti in cui è possibile ricevere il vaccino anticovid.
Questa settimana, nello specifico, si è proceduto all’inoculazione di 2.958 dosi di Pfizer e 4.920 di Moderna, per un totale di 7.878 somministrazioni (4.302 a Palermo e 3.576 in provincia). Dall’inizio della campagna vaccinale in farmacia, lo scorso 3 settembre, sono stati immunizzati complessivamente 49.666 cittadini.
“Uno sforzo titanico”
“Tutti – ha sottolineato Tobia – possono osservare lo sforzo titanico che le nostre farmacie stanno compiendo nell’adempiere ad un dovere civico e sociale, quello di garantire a tutti il vaccino nel più breve tempo possibile; aperte anche oltre il normale orario di lavoro e con più personale addetto al servizio. E questo è ancora più apprezzabile in provincia, dove tutte le piccole farmacie rurali dei centri lontani dagli hub vaccinali stanno compiendo miracoli pur di non lasciare indietro nessuno”.
“Ringrazio tutti i farmacisti titolari e i loro collaboratori per l’elevata adesione all’iniziativa e per avere con entusiasmo fatto proprio lo spirito con cui il legislatore ha integrato la funzione della farmacia – oggi non più solo luogo di dispensazione di farmaci – eleggendola a sede sicura e affidabile del Servizio sanitario nazionale, dove si erogano prestazioni sanitarie a supporto della risposta fornita da ospedali, Asp e medici alla domanda di assistenza sanitaria”.