Vaccini, Pfizer: «Iniezioni da ripetere ogni anno, come per l’influenza»

L’ad della casa farmaceutica americana Pfizer ha sottolineato l’importanza del richiamo annuale del vaccino contro il Covid-19

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Picture shows illustration for the coronavirus vaccine in Zagreb, Croatia, August 14, 2020. A Covid-19 vaccine being developed by Pfizer and Germany’s BioNTech has been found to be more than 90 per cent effective Photo: Zeljko Lukunic/PIXSELL (Zagreb - 2020-08-14, Zeljko Lukunic/PIXSELL / IPA) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Il presidente e amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla, ha emesso una nota con la quale ha annunciato la fornitura di 1,8 miliardi di dosi alla Unione europea grazie a un accordo valido per gli anni 2021-23. Nella stessa nota ha avanzato la proposta di rinnovare anno dopo anno il vaccino contro il Covid-19, come per l’influenza. E spiega: «Proseguire la vaccinazione oltre il 2021 è fondamentale poiché il Covid-19 continua a diffondersi rapidamente in tutta Europa e nel mondo. Dopo più di un anno dall’inizio della pandemia. Noi continuiamo a migliorare la conoscenza del Covid-19 e stiamo lavorando per capire se, analogamente a quanto accade con l’influenza stagionale, la vaccinazione annuale possa fornire la protezione più duratura».

L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI BIONTECH CONCORDA

È d’accordo con questa tesi Ugur Sahin, il co-fondatore e amministratore delegato di BioNTech, l’azienda di biotecnologie con la quale Pfizer ha potuto sviluppare il farmaco anti-Covid. In proposito Sahin ha detto: «Ci sono prove crescenti che il Covid-19 continuerà a rappresentare una sfida per la salute pubblica per anni. Questo contratto con la Commissione europea garantirà che dosi sufficienti di Comirnaty, che è il nome del vaccino di Pfizer-BioNTech, siano disponibili per tutti i cittadini dell’Ue anche nel 2022 e nel 2023. Con queste dosi aggiuntive e i nostri continui investimenti in ricerca e sviluppo, volti ad adattare il nostro vaccino per affrontare varianti nuove ed emergenti di Sars-CoV-2, continueremo ad avere un impatto significativo negli sforzi dell’Ue per proteggere la salute pubblica».