Salute e Famiglia

#VaccinInQuartiere: circa 200 somministrazioni a Brancaccio

Vaccino in periferia: convincersi è più facile se i medici vanno sul posto. Dopo Arenella, Vergine Maria, Zen e Ballarò, Brancaccio è la nuova conferma che le “trasferte” dalla Fiera del Mediterraneo ai quartieri popolari piacciono e funzionano. Tra stamattina e oggi pomeriggio un flusso costante di persone ha varcato i cancelli del centro polivalente sportivo di via San Ciro 23, messi a disposizione della struttura commissariale dal Centro di accoglienza Padre Nostro, fondato nel ‘91 da padre Pino Puglisi. In tanti erano già in fila un’ora prima che le somministrazioni iniziassero.

A fine giornata, i medici dell’ufficio del commissario Covid di Palermo, Renato Costa, avevano vaccinato circa 200 persone. Un appuntamento che replica il successo di ieri al mercato di Ballarò, assestandosi su un numero di somministrazioni più o meno analogo. Quasi tutte prime dosi. Chi è venuto in queste ore a vaccinarsi nei locali del centro sportivo ha aspettato soprattutto per paura di conseguenze negative sulla propria salute.

COSTA: “I NON VACCINATI CHE SI AMMALANO RISCHIANO IL RICOVERO”

“Noi ricordiamo a tutti che il vaccino è sicuro ed è il solo modo che abbiamo per far crollare il numero di contagi e ospedalizzazioni – spiega il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa -. Il timore del vaccino è del tutto infondato: piuttosto bisogna avere paura del virus, perché sono soprattutto i non vaccinati che si ammalano a rischiare il ricovero. Perché mettersi in pericolo quando ci si può proteggere facilmente e velocemente? Il nostro indispensabile tour nei quartieri di Palermo serve proprio a far capire questo. Sta funzionando, grazie all’aiuto dei consiglieri di circoscrizione e all’impegno di associazioni radicate sul territorio come il Centro Padre Nostro, e non abbiamo intenzione di fermarci”.

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Redazione PL