L’epidemia del vaiolo delle scimmie continua e si espande a macchia d’olio. Nelle ultime due settimane si è osservata un’impennata che ha portato a superare la quota dei 16 mila casi. Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Francia sono gli stati in cui si sono registrati i numeri maggiori, storicamente non interessati dalla malattia, endemica in alcune regioni dell’Africa (in Italia sono meno di 400).
“Il vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria globale”. Lo ha affermato oggi il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus. Si tratta del più alto livello di allerta dell’Oms.
“Siamo vicini ai 100 mila casi reali. L’Italia rimane fra i primi 10 Paesi, con circa 400 casi. Sono numeri impressionanti». Queste le parole di Andrea Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova ai microfoni di Adnkronos Salute: “Nessuno vuole fare allarmismo, ma occhio a sottovalutare problema. Sarebbe il caso di partire ora con un’importante campagna vaccinale, indirizzata a giovani maschi, altrimenti a settembre rischiamo di avere decine di migliaia di casi diagnosticati e altrettanti sotto traccia”.