Valeria ed Andriy sposati nell’Azovstal per 72 ore: lui ucciso dopo 3 giorni
La storia di Valeria Karpilenko chiamata Nava, e Andriy detto ‘Barba’. Si sono scambiate fedi fatte con la carta stagnola. Il post di Valeria su Instagram
Dall’inferno dell’acciaieria Azovstal assediata dai russi, emerge una tragica storia d’amore e morte. Valeria Karpilenko chiamata “Nava”, e Andriy detto “Barba”, entrambi combattenti ucraini, si erano sposati nei sotterranei dell’acciaieria lo scorso 5 maggio. Avevano deciso di farlo mentre l’esercito russo bombardava senza sosta l’impianto. Ma dopo settantadue ore Andriy è rimasto ucciso durante un assalto dei soldati di Putin. A raccontare la loro storia ed il drammatico epilogo, è stata la stessa Valeria su Instagram. La vicenda è stata riportata dall’agenzia Unian. “Nava” parla di quei tre giorni, di quanto lei e Andriy fossero riusciti a essere felici, nonostante tutto. I due sposi, per giurarsi amore eterno davanti agli altri difensori dell’acciaieria, si erano scambiate due fedi improvvisate, fatte con la carta stagnola.
IL MESSAGGIO DI VALERIA DA AZOVSTAL SU INSTAGRAM
“Sei stato il mio legittimo marito per tre giorni. E sei stato il mio amore per l’eternità. Mio caro, premuroso, coraggioso … sei stato e sei il migliore”. Queste le parole scritte da Valeria su Instagram. Ed ha anche aggiunto: “Siamo riusciti a sposarci. Siamo riusciti ad essere felici. Non siamo riusciti a stare insieme. Ti amerò per sempre, mio eroe”. Nelle foto pubblicate assieme al post, i due sposi nell’uniforme militare si tengono stretti davanti all’obiettivo. Mostrano le mani con le fedi. Valeria con gli occhi e i capelli scuri, Andriy sorride. Ma i suoi occhi non riescono a nascondere un velo di tristezza. (Foto di Valeria Karpilenko su Instagram)