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Valeria Marini e la sagra finta: scherzo delle Iene a Isola delle Femmine

Le Iene approdano in Sicilia per uno scherzo esilarante a Valeria Marini con la collaborazione di Giovanni Ciacci. In vista della prossima edizione, che riprenderà a settembre, ecco che alcune Instagram stories hanno già suscitato la curiosità del pubblico.

“Come sono finito a fare l’autista di Valeria Marini e Giovanni Ciacci?”, si chiede la iena Stefano Corti. A rispondere è proprio la showgirl: “Dopo lo scherzo de Le Iene!”. In auto con loro anche Giovanni Ciacci, che esclama: “Perché Le Iene portano bene!”.

Valeria Marini e la sagra dello “Scorfano Beddu”

E’ chiaro dunque che la showgirl “stellare” sarà protagonista di uno dei tanto temuti scherzi del programma di Italia 1. Stefano Corti ha anticipato anche qualche dettaglio: da quanto si apprende, Valeria Marini sarebbe stata invitata alla sagra dello “Scorfano Beddu” a Isola delle Femmine. Evento finto, naturalmente, così come sono finte le locandine e il sindaco. E il pubblico? Ovviamente assente, giusto per dire alla Marini che è giunta l’ora di ritirarsi. Spettatori della serata condotta da Giovanni Ciacci saranno infatti solo tre uomini del luogo.

“Tremendo! La Sagra dello Scorfano Beddu? Ma solo a pensarlo ragazzi!”, è la reazione a caldo della Marini, che di certo non avrà risparmiato le sue esilaranti uscite nel corso dello scherzo che attendiamo di vedere in onda.

L’autore Giuseppe Emanuele Cardinale, originario di Isola delle Femmine, su Instagram ha spiegato: “Per me e i miei colleghi il servizio che abbiamo girato ieri è un lavoro come un altro; eppure essere riusciti a fare tutto quello che abbiamo fatto, in così poco tempo, con così poche persone, mantenendo il mistero più a lungo possibile, rasenta il miracolo”.

Insomma, alla fine la rivelazione dello scherzo avrà sollevato l’animo della Marini, che ha concluso la serata in compagnia di amici a Palermo presso “L’Elite Restaurant & More”. Ciaccio pubblica alcuni scatti: “Serata stellare con Valeria Marini tanti amici siciliani”.

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Redazione PL