Valledolmo, tornano le “Giornate dell’Agricoltura”: il programma

valledolmo

Dopo due anni di stop forzato, Valledolmo torna a essere per quattro giorni la capitale siciliana dell’agricoltura con la ventiduesima edizione delle Giornate dell’Agricoltura, la fiera che dal 28 aprile al primo maggio riunisce nel Comune alle porte delle Madonie decine di espositori ed eccellenze locali nei settori dell’agroalimentare, delle macchine agricole e della zootecnia.

«Finalmente rientriamo in un contesto di normalità, che è tutto ciò che desideravamo da due anni. Un’occasione importante per fare conoscere innovazioni e tecnologie nella meccanizzazione agricola e un importante punto di riferimento per i visitatori che vengono da tutta la Sicilia anche per scoprire i prodotti del nostro territorio» dice il sindaco di Valledolmo, Angelo Conti.

IL PROGRAMMA

Valledolmo si prepara ad accogliere i visitatori con una viabilità del tutto rinnovata e un nuovo manto stradale per raggiungere più agevolmente il polo fieristico, specie per chi arriva dall’autostrada A19, Palermo-Catania. Previsti in programma, oltre a momenti di svago dal Verbumtrekking – una passeggiata fino al feudo di Verbumcaudo, confiscato alla mafia – alle degustazioni. Oltre alle visite guidate nelle aziende agroalimentari valledolmesi alla pet therapy e agli spettacoli musicali e di intrattenimento. Previsti anche dei momenti di riflessione sul futuro dell’agricoltura siciliana, come il seminario sui Centri minori rurali in Sicilia. Tre anni di ricerca-azione a Valledolmo, a cura del Gruppo di ricerca multidisciplinare LabCity Architecture del dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Palermo.

DIVERSI EVENTI TEMATICI

«Ci saranno diversi eventi tematici – continua il sindaco Conti -. Insieme a questi seminari mi piace ricordare che sarà presentato grazie alla collaborazione col dipartimento di Architettura l’idea progettuale del nuovo polo fieristico. Si tratta di una struttura che non è una riproposizione dell’esistente. Quest’ultima potrà essere utilizzata per la fiera ma anche in altri giorni dell’anno per potere ospitare eventi di altro genere. L’intento è sempre quello di rimanere dentro alla nostra vocazione territoriale, ma potrebbe riguardare anche l’artigianato, sarà un vero e proprio spazio espositivo».

CONTINUA A LEGGERE