Valorizzazione musei siciliani: siglato accordo Regione-ICOM Italia

L’ICOM dal 1946 agisce in relazione con l’UNESCO. L’accordo siglato darà vita ad importanti possibilità per il settore dei beni culturali

accordo Regione ICOM Italia

Rilanciare i musei siciliani attraverso l’attuazione di una serie di misure: questo lo scopo dell’accordo siglato qualche giorno fa dalla Regione Sicilia e ICOM Italia (International Council of Museums).

La convenzione sottoscritta tra Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, e Adele Maresca Compagna, presidente nazionale di ICOM Italia, mira al complessivo miglioramento della qualità dei beni culturali siciliani.

Tra i punti salienti, la formazione del personale addetto, la valorizzazione e promozione dei musei, il miglioramento degli standard di questi ultimi. Promossa anche una maggiore rappresentatività delle strutture siciliane in sede nazionale e la realizzazione di studi e ricerche mirate.

Accordo Regione-ICOM Italia: “Numerosi vantaggi”

La convenzione darà vita ad importanti opportunità per il settore culturale siciliano, realizzando un rapporto di comunicazione e collaborazione d’ampio respiro col panorama culturale europeo.

A sottolinearlo, in una nota, l’assessore Samonà: “Con l’accordo sottoscritto questa mattina si è dato avvio a un’importante collaborazione dalla quale discenderanno numerosi vantaggi per il sistema museale siciliano, sia di adeguamento agli standard europei e di confronto con le migliori prassi esistenti, che di aggiornamento professionale degli operatori”.

“L’ICOM, infatti, in quanto organizzazione internazionale non governativa dei musei e dei professionisti museali, in rapporto formale con l’UNESCO, rappresenta per noi una garanzia sulla qualità dell’offerta e sulle complessive modalità di gestione dei luoghi della cultura. Un’opportunità di crescita che ci consentirà anche di rafforzare la collaborazione con la rete museale nazionale aprendo anche a momenti di approfondimento e studio condivisi”.

“Il protocollo di intesa con il suo Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – evidenzia la presidente di ICOM Italia Adele Maresca – rilancia la cooperazione già in essere con la Sicilia, un territorio con una rilevante densità di patrimoni culturali, musei e professionisti museali. Con il protocollo si attiva l’opportunità di un confronto scientifico e al contempo operativo sul ruolo sociale e culturale dei musei e degli ecomusei, sulla loro inclusività, sulla necessità di una strategia digitale per la loro efficacia, sul coinvolgimento sempre più ampio e qualificato dei cittadini, e non di meno sul loro ruolo strategico nel Paese che ci accingiamo a fare ripartire. Tali terreni di confronto saranno affrontati da ICOM e dal suo coordinamento regionale guardando al sempre più definito quadro nazionale e al vivace dibattito internazionale”.

Incoraggiare la partecipazione culturale dei cittadini e delle scuole

L’ICOM dal 1946 agisce in relazione con l’UNESCO. L’accordo siglato consentirà la partecipazione di rappresentanti regionali ai tavoli di lavoro e alle commissioni nazionali. Sarà, inoltre, possibile la realizzazione di iniziative congiunte con altri istituti museali, sia per progetti condivisi che per la valorizzazione dei profili professionali operanti nel settore dei beni culturali.

A seguito della collaborazione scientifica attivata, verranno organizzati corsi e seminari su temi relativi alla museologia, al sistema museale nazionale, alle professioni museali e alla valorizzazione del patrimonio culturale. La Regione parteciperà, inoltre, alla Giornata internazionale dei musei.

Tra i benefici del rapporto attivato potrà esservi anche quello di lavorare alla valorizzazione del patrimonio culturale a partire dai beni contenuti nei depositi. Allo stesso scopo si incoraggerà la partecipazione culturale dei cittadini e delle scuole per favorire una maggiore consapevolezza civica nella comprensione e la fruizione dei beni culturali che rappresentano la forma più incisiva di inclusione sociale e di contrasto alla povertà educativa.