Raid vandalico la scorsa notte alla scuola Pertini di Palermo. I ladri hanno distrutto gli interni dell’istituto e portato via materiale didattico e alcuni computer. I collaboratori scolastici insieme alla preside hanno denunciato l’accaduto e sono in corso gli accertamenti per capire la natura del gesto.
Doccia fredda per la preside dell’Istituto Pertini, Antonella Di Bartolo, che ha sempre creduto nel rapporto tra l’istituzione scolastica ed il quartiere, ed è sempre in prima linea nella lotta per la legalità. La scuola, situata nel quartiere Sperone, è stata privata di alcuni computer. Si registrano danni anche alle porte blindate e al sistema di videosorveglianza.
“È terribile, è stato tutto distrutto. È uno dei sette plessi dell’istituto comprensivo. Io ho sempre creduto nella scuola aperta – dichiara la preside – in questi anni ho sempre creduto nel rapporto con il quartiere. Abbiamo distribuito la spesa con i vigili del fuoco. Abbiamo raccolto somme per dare buoni spesa. Quanto successo è una cosa molto seria. Hanno divelto le porte blindate e questo non si fa con i cacciavite. Ciò nonostante continueremo ancora con più forza di prima”.
Di Bartolo conclude raccontando come il giorno prima avesse condiviso un post su Facebook sulle scarcerazioni avvenute nei giorni scorsi per alcuni boss mafiosi. Il dubbio è quello che i due episodi possano essere collegati. Sarà la polizia a stabilire se c’è un effettivo nesso tra le cose.
La notizia del raid vandalico alla scuola Pertini è arrivato fino al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che definisce l’accaduto come un attacco allo Stato.
“Quanto accaduto alla scuola Pertini di Palermo è gravissimo. Un attacco che colpisce lo Stato. Ho sentito la dirigente: faremo tutto ciò che serve per aiutarli a ripartire. È una scuola che ha numeri incredibili nella lotta alla dispersione scolastica. Non la lasceremo sola”.
Già da stamane il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha disposto l’intervento per la riparazione dei danni all’interno della struttura scolastica. L’obiettivo principale è quello di dotare nuovamente l’istituto dei computer e delle tecnologie utili per assistere gli studenti a distanza. Un primo gruppo di PC verrà da subito messo a disposizione del personale scolastico.
Queste le sue parole: “Non c’è alcun dubbio sul fatto che la scuola pubblica di Palermo sia sotto attacco. Si tratta di puro vandalismo, di generici furti oppure c’è qualcosa di più e di ben peggiore in questa strategia della distruzione in atto a Palermo? La scuola viene vissuta, proprio nei quartieri in cui è più radicata la presenza della mafia, come un soggetto nemico e la didattica come uno strumento di contrasto alla delinquenza e alla sua sub-cultura. Noi continueremo a combattere mentre chiediamo più protezione per la scuola, al fianco dei tantissimi tra presidi ed insegnanti che in tutti questi anni sono stati presidio di legalità. Il nostro compito resta, insieme alla scuola e ai suoi operatori, quello di garantire il diritto all’istruzione ed alla crescita ai bambini e alle bambine, cui offrire nuove opportunità. Questo fa paura e rende la scuola nemica della criminalità, comune e mafiosa. Per questo siamo a fianco della scuola Pertini, dei suoi dirigenti, dei suoi docenti e soprattutto a fianco dei bambini e delle famiglie delle Sperone che di questo atto criminale sono le prime vittime”.