Vene varicose, addio chirurgia: nuova tecnica presentata a Dubai dall’angiologo siciliano Alongi

Si tratta del primo studio mondiale: sarà pubblicato sulla rivista “International Angiology”. Al congresso internazionale di Flebologia lo specialista ha illustrato un dispositivo all’avanguardia: “Oggi le patologie venose si possono curare in modo non invasivo”

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Addio alla chirurgia, all’anestesia e alle complicanze per chi soffre di vene varicose e safene di grosso calibro. L’angiologo siciliano Giovanni Alongi ha infatti presentato nei giorni scorsi al Congresso internazionale di Flebologia, a Dubai, i risultati di uno studio sull’utilizzo di un nuovo dispositivo particolarmente innovativo.

Si tratta del Varixio, il primo, e al momento unico, apparecchio che produce in maniera automatica una Mousse di altissima qualità e stabilità per il trattamento ecoguidato delle vene safene e vene varicose. Un nuovo sistema totalmente non invasivo, insomma. Varixio promette di evitare l’approccio chirurgico, la sala operatoria e la consequenziale anestesia e risolvere quindi le patologie venose senza complicazioni per il paziente.

Vene varicose, trattamenti e soluzioni innovative


Alongi si è specializzato nel corso degli anni proprio in questo tipo di interventistica sperimentando con successo e ottimi risultati metodi come il “ClaCs”. Quest’ultimo, grazie ad uno speciale laser associato alla mappatura con realtà aumentata Veinviewer, è in grado di trattare le teleangectasie e le vene reticolari. Poi, la mousse Emodinamica e la Glue (colla cianocrilato), che risolve in via ambulatoriale safene e vene varicose di grosso calibro senza traumi e con numerosi vantaggi per chi ne soffre.

Ora arriva il nuovo dispositivo all’avanguardia. Alongi lo ha illustrato nell’assise degli Emirati Arabi Uniti, uno degli appuntamenti più prestigiosi che riunisce flebologi e angiologi da tutto il pianeta. Lo studio sarà inoltre pubblicato sull’autorevole rivista “International Angiology”.

“Sono molto felice e soddisfatto di aver preso parte a questo congresso in veste di relatore – ha commentato Alongi -. Un onore e un privilegio poter presentare i risultati raccolti nel corso degli anni e durante la mia esperienza sul campo (Alongi opera nei centri Angiocor a Palermo, Messina e Agrigento, ndr). Varixio rappresenta il futuro per il trattamento delle vene varicose, perché migliora notevolmente le tecniche finora usate. Mi preme fare in ringraziamento anche all’azienda che lo ha ideato e prodotto, la VBdevice, che mi ha dato la possibilità di farlo conoscere ai colleghi di tutto il mondo”.

Alongi si è fatto apprezzare nel tempo grazie alla sua attività medica e di ricerca e ha già vinto numerosi riconoscimenti. Nel 2019 ha conseguito il “Best Ultrasound Assessor” su oltre 300 specialisti da tutto il mondo; nel 2020 la nota piattaforma “Mio dottore” l’ha eletto come “Miglior angiologo d’Italia”; la scorsa estate ha ricevuto il “Karkinos”, prestigioso premio che mette in luce le eccellenze siciliane.

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