Vent’anni dalla morte di Antonino Caponnetto, Lagalla: “Viva la sua eredità umana e professionale”

Cade oggi, 6 dicembre, l’anniversario della morte di Antonino Caponnetto, magistrato alla guida del Pool antimafia dopo l’assassinio di Chinnici, dal 1984 al 1990. Insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, tra gli altri, lottò contro Cosa Nostra fino al culmine del Maxiprocesso.

“A vent’anni dalla sua scomparsa resta ancora viva l’eredità umana e professionale del giudice Antonino Caponnetto – ha dichiarato in una nota il sindaco Roberto Lagalla -. Il suo spessore morale e il suo operato sono ancora oggi un grande esempio per chi intraprende il mestiere di magistrato”.

“A Caponnetto va la gratitudine di tutti i siciliani onesti – ha aggiunto – perché nessuno meglio di lui poteva raccogliere l’eredità del giudice Rocco Chinnici alla guida del Pool antimafia, composto tra gli altri dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che ha istruito il Maxiprocesso, momento che ha rappresentato la svolta storica nella lotta dello Stato alla mafia”.

Foto da Facebook

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