Ventennale della Convenzione Onu di Palermo, Nordio: “Guerra senza sconti ai trafficanti di essere umani”
Il ministro della Giustizia ha aperto i lavori col ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: “Questa aula bunker è un luogo simbolo”
I lavori per il ventennale della Convenzione Onu di Palermo si aprono quest’oggi, nell’aula bunker del carcere Ucciardone, nel segno del ricordo di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino. “Per Palermo e l’intera Italia questa giornata ha un significato speciale – ha dichiarato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio -. Vorrei rendere omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno dato la vita per la lotta contro il crimine organizzato. Questa aula bunker è un luogo simbolo”.
“Guerra senza sconti ai trafficanti di essere umani”
“L’impegno nella lotta al traffico dei migranti deve unire i Paesi, la collaborazione col sistema Onu è fondamentale. Il presidente Meloni l’ha ricordato pochi giorni fa alle Nazioni Unite. Dobbiamo ingaggiare una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. L’impennata degli sbarchi deve imporre una riflessione seria”. Così ha proseguito il ministro nel suo intervento.
La proposta lanciata è quella di una sorta di “cooperazione rafforzata” con gli Stati parte della Convenzione che intendono irrobustire la cooperazione giudiziaria fra di loro per combattere il traffico di migranti e la tratta di essere umani. Annunciata inoltre per oggi la firma di due trattati con i ministri della Giustizia di Algeria e Libia.
Presenti all’appuntamento istituzionale anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi; la sottosegretaria agli Affari esteri, Maria Tripodi; il direttore esecutivo dell’Ufficio per la droga e il crimine dell’Onu, Ghada Waly.
Il ventennale della Convenzione di Palermo
Era il 29 settembre del 2003 quando la Convezione di Palermo, stipulata il 15 novembre del 2000, entrò in vigore. Una Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale che vede l’adesione, ad oggi, di 190 Stati dell’Onu su 193. Grazie a quell’intesa, la battaglia contro le mafie non è più “solitaria” ma fenomeno globale, sulla condivisione delle competenze e delle esperienze nazionali.
“Siamo persuasi che la Convenzione di Palermo possa vivere una nuova stagione di centralità, anche alla luce di due importanti strumenti: la risoluzione per costituire meccanismi di recepimento delle normative internazionali, risalente al 2018, e la risoluzione Falcone 2020 – ha dichiarato il ministro Nordio -. Documento che ha avuto il merito di aver messo al centro delle indagini la dimensione economica e i flussi finanziaria delle organizzazioni criminali”.
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