“Verità e giustizia per Kitim Cessay”, il gambiano di 24 anni accoltellato lo scorso 5 marzo nel quartiere di Ballarò e morto il 20 di marzo, dopo un ricovero al Policlinico di Palermo.
Domani, 26 marzo, alle ore 16, è prevista una manifestazione, organizzata dall’Associazione gambiana, a Piazza Sant’Agata. Kitim, residente a Palermo dal 2016, aveva una moglie, una bimba piccola e un altro figlio in arrivo.
Il ragazzo, conosciuto in zona, è stato prima accoltellato al torace e poi travolto da un’auto.
“Rompiamo il silenzio intorno alla morte di Kitim per rivendicare – afferma l’Associazione gambiana di Palermo, insieme al Movimento Right2B, Ragazzi Baye Fall Palermo Aps, Giocherenda e Maldusa – che la verità su quello che è successo esca; che la polizia assicuri che le indagini sono in corso, che le riprese delle telecamera, che con certezza sappiamo essere presenti sul luogo, tra cui una telecamera a 360°, siano state acquisite, e che i risultati dell’autopsia vengono comunicati tempestivamente ai familiari”.
“Le persone marginalizzate subiscono abusi e violenza fisica e verbale, diciamo basta – proseguono le associazioni – alla violenza e al razzismo. Non possiamo ignorare i problemi vissuti da tante persone nei quartieri popolari di Palermo, fra cui Ballarò, ormai marcati da una totale mancanza di servizi statali”.