Continua il braccio di ferro tra gli operatori della commessa Alitalia in Almaviva Palermo e la subentrante azienda ITA che, in questa fase di programmazione del lavoro si affida a Covisian. A fare il punto, sottolineando alcuni passaggi allarmanti, tramite una nota congiunta sono i sindacati, il Comune di Palermo e la Regione siciliana oltre a gruppi parlamentari.
“Nella serata di ieri, le scriventi Segreterie Territoriali sono state informate dalla Covisian S.pA, aggiudicataria della gara d’appalto per la gestione del servizio di assistenza clienti ITA, dell’imminente avvio di aule di formazione interne al Sito di Palermo, con l’obiettivo di attivare il servizio ITA, utilizzando da subito 60 delle proprie risorse, anche in somministrazione. Risulta particolarmente allarmante, nelle more dell’incontro ministeriale già programmato per giorno 17 p.v., la scelta di Covisian di procedere non tenendo in alcuna considerazione il percorso attivato. Tantomeno rendendosi disponibile all’attivazione delle clausole sociali.“
“Genera serie perplessità anche la scarsa trasparenza relativa alla sorte delle attività attualmente lavorate dalle 60 risorse identificate da Covisian. Risorse di cui non conosciamo la successiva dislocazione. Non vorremmo assistere allo spostamento di lavoro strutturale di Palermo, a discapito dei lavoratori della commessa Alitalia in Almaviva Palermo, ancora in attesa delle clausole sociali. La situazione è resa, se possibile, ancora più drammatica dal fatto che al momento Almaviva Contact ha una proroga dell’appalto con scadenza al 30 Settembre. Circostanza questa che determina ulteriore criticità e certamente non contribuisce a una risoluzione condivisa della delicatissima vertenza.”
“E’ doveroso richiamare al senso di responsabilità tutte le parti coinvolte, a partire da ITA che sta mettendo in discussione il diritto alla continuità occupazionale. Alle tutele salariali e sociali di una platea di Lavoratori altamente specializzati e impegnati nella commessa da venti anni. Non può essere consentito a nessuna società, tantomeno a una società a capitale pubblico, di lasciare nel baratro centinaia di famiglie. Ciò a vantaggio di logiche di natura finanziaria e a discapito della tutela della continuità occupazionale prevista dalla Legge e dal Contratto collettivo di questo Settore. Allo stesso modo non è accettabile che le aziende continuino a farsi concorrenza tra di loro con offerte al massimo ribasso. Azione che mette a repentaglio un’intera filiera e scaricando i costi sociali sulla collettività“.
“Non è ammissibile che il ribasso sulle offerte presentate richiesto da ITA (peraltro al di sotto del costo del lavoro) ricada sulla pelle dei lavoratori e generi ulteriori esborsi per le casse pubbliche. Riteniamo un atto dovuto consegnarVi lo stato dell’arte della Vertenza, certi che un Vs. autorevole intervento possa riportare la vertenza nelle sedi deputate ed evitare fughe in avanti sul territorio, scongiurando un epilogo che la città di Palermo e tutto il Paese non possono permettersi. Oggi più che mai è necessario rendere più trasparente possibile il percorso che faticosamente si è attivato con tutte le parti in causa. In assenza di tale determinazione sarà imprescindibile un’azione rivendicativa e di lotta sempre più forte in difesa di tutto il perimetro occupazionale”.