Dal resto della Sicilia

Vertenza Caronte & Tourist, UGL Mare e Porti scrive al ministro Salvini: “Chiediamo incontro urgente”

UGL Mare e Porti scrive al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini richiedendo un incontro urgente per affrontare la spinosa vicenda dei lavoratori e delle lavoratrici di Caronte & Tourist Isole Minori, in sciopero per protesta contro le decisioni aziendali di modificare l’organizzazione del lavoro a discapito dell’occupazione.

“UGL Mare e Porti – afferma il Segretario Nazionale Almerico Romano – è disponibile ad un confronto , con la presenza Istituzionale e tutti gli attori che possano dare il contributo per definire una situazione che altrimenti potrebbe, nel futuro, condizionare il diritto alla mobilità degli abitanti delle isole Siciliane e l’immagine delle attività turistiche a seguito dell’ennesima protesta dei lavoratori della Caronte & Tourist in Sicilia, la quale ha visto la proclamazione di due ondate di sciopero di 24 ore e 48 ore con la massiccia partecipazione di tutti i lavoratori e la condivisione di tutte le sigle sindacali, ci chiediamo cosa possiamo fare ancora per indurre l’Azienda ad un ripensamento su determinazioni che lasciano a casa lavoratori mandando nella completa disperazione le loro famiglie”.

Almerico Romano UGL Mare e Porti

“Gli effetti derivanti dalla riduzione del personale, riportando gli equipaggi al minimo previsto dalle tabelle di sicurezza – spiega Romano – è una azione che deve avere una spiegazione ed eventualmente bisognerà innescare delle azioni che portino al ripristino di una attività lavorativa umana. L’impiego dei lavoratori secondo il rispetto delle Tabelle di sicurezza, garantisce servizi legati alla sicurezza ma non quelli legati all’esercizio, il quale richiede un personale sufficiente per evitare l’affaticamento spesso causa di distrazioni che potrebbero essere causa di infortuni sul lavoro più o meno gravi”.

“Noi metteremo in campo tutte le nostre forze – conclude il Segretario Nazionale – per riportare la vertenza su un tavolo di dialogo dove prevalga il buon senso , ma siamo vincolati ad una legislazione in materia di autoregolamentazione sugli scioperi sicuramente sbilanciata verso l’utenza che poco considera le difficoltà dei lavoratori e della quale molte aziende ne fanno un punto di forza, noi amiamo essere dalla parte di coloro che prediligono il dialogo alla protesta la quale rimane solo una azione imprescindibile. Rispetteremo, come abbiamo sempre fatto, le Leggi”.

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Redazione PL