Anas con una nota chiarisce la sua posizione riguardo i lavoratori ex Keller di Carini dopo le proteste degli ultimi giorni. “Su richiesta della Regione Siciliana – si legge nel comunicato -, Anas si è resa disponibile ad effettuare dei tirocini formativi finalizzati a riqualificare professionalmente tale personale rimasto senza impiego e rendere, quindi, più agevole il loro inserimento nel mondo del lavoro.
A tal fine nella scorsa primavera è stata stipulata un’apposita convenzione tra Anas e Regione che prevede l’espletamento di specifici percorsi formativi per 40 lavoratori ex Keller di Carini.
Il tirocinio ha avuto inizio nello scorso mese di luglio ed è prevista una durata di 12 mesi. Anas in attuazione della convenzione ha individuato i tutor previsti per i tirocinanti e ha attivato le piattaforme informatiche per consentire anche la formazione da remoto in modo da minimizzare i costi per gli spostamenti sulle varie sedi.
Anas ha sempre chiarito che la normativa di riferimento non consente l’assunzione diretta di tale personale; la stessa convenzione esplicita che il tirocinio non può costituire via preferenziale per una futura assunzione in Anas e che non è possibile effettuare tirocinio “su strada”, cioè direttamente presso i cantieri stradali, come da loro richiesto, per evidenti motivazioni legate alla sicurezza sul lavoro”.
Stamane alcuni operai sono saliti sul tetto della sede Anas di viale Alcide De Gasperi. La protesta è nata perché circa 40 lavoratori sono impegnati in un tirocinio formativo, ma da due mesi e mezzo sono all’interno degli uffici Anas di Palermo, Catania, Caltanissetta, Agrigento senza tutor e senza essere utilizzati. Infatti nelle scorse ore era arrivata comunicazione che non ci sarebbe stata possibilità di assorbimento. A febbraio scorso era stata annunciata la chiusura della vertenza Keller ed i lavoratori avrebbero dovuto iniziare il tirocinio per rientrare nel mercato del lavoro.