Vertenza Grande Migliore: “Riaprirlo sarebbe una grande boccata d’ossigeno”

Mimma Calabrò, Fisascat Cisl Palermo Trapani: “Assurdo lasciare una struttura tanto appetibile nell’attuale stato di abbandono”

Grande Migliore, uno dei punti di riferimento assoluti del commercio a Palermo versa ormai da anni in uno stato di assoluto abbandono. Passare davanti la storica struttura di viale Regione siciliana suscita in tantissimi palermitani dolci ricordi, legati alla folla di avventori che lo riempivano quotidianamente con picchi di affluenza da record sotto le festività. Poi, nel corso del primo decennio del nuovo millennio il patatrac. Proprio quando la famiglia Migliore decise di investire stringendo accordi con imprenditori francesi. Una chiusura inaspettata, con tanti impiegati rimasti senza lavoro e con stipendi arretrati. Oggi, in quella che ci si augura possa essere la rinascita post pandemia, finalmente si torna a parlare della vertenza Grande Migliore, per la speranza di tante famiglie palermitane.

Grande Migliore ai tempi d’oro

L’APPELLO AL SINDACO ORLANDO

Grande soddisfazione per l’incontro di oggi – commenta a caldo Mimma Calabrò, alla guida della Fisascat Cisl Palermo Trapani – Abbiamo apprezzato l’impegno profuso dalla Prefettura che ci ha comunicato di essersi già attivata, a seguito della nostra richiesta, per sollecitare l’intervento dell’Amministrazione comunale. La vertenza è adesso tutta nelle mani del Sindaco Leoluca Orlando e del Consiglio Comunale. Lanciamo un appello al Sindaco e ai capigruppo consiliari per inserire il tema alla prima seduta in modo da esprimere definitivamente il loro parere! Non bisogna più perder tempo perché aumentano sempre più gli interessi passivi vantati dagli istituti bancari creditori riducendo, di conseguenza, le somme derivate dalla vendita che dovrebbero soddisfare le richieste degli ex dipendenti i quali rivendicano ancora migliaia e migliaia di euro di stipendi e altri istituti contrattuali non corrisposti.

NON SI ABBANDONINO I LAVORATORI

“269 lavoratori che, giorno dopo giorno, vedono naufragare sempre più la speranza di recuperare quanto loro dovuto – continua la sindacalista – Come si può lasciare in uno stato di simile abbandono una struttura di questo tipo, altamente appetibile anche per imprenditori di livello internazionale data la sua ubicazione strategica. Reduci del travagliato periodo dovuto alle centinaia di richieste di cassa integrazione da Covid-19, la riapertura dei locali dell’ex Grande Migliore non potrebbe che fare ben sperare!”

UN’OPPORTUNITA’ DA NON LACIARSI SFUGGIRE

“Si tratterebbe di una vera e propria boccata d’ossigeno per la nostra città, non soltanto gli ex dipendenti che hanno perduto il proprio posto di lavoro ma potrebbe trasformarsi altresì in una opportunità di lavoro per i giovani palermitani, scongiurando l’abbandono della nostra splendida terra. Per non parlare poi di tutto l’indotto che ne trarrebbe beneficio, dalle ditte delle della logistica e dei trasporti – conclude la Calabrò – Non lasciamo che venga sprecata una simile opportunità. La fragile economia della città di Palermo non può assolutamente permetterselo. Lanciamo un appello al Sindaco e ai capigruppo del Consiglio Comunale per inserire alla prima seduta consiliare il tema”.