Il decreto per il Ponte sullo Stretto ha ricevuto il via libera del Quirinale. Il testo, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il continente, è stato firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, e va in Gazzetta ufficiale. Lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture, spiegando: «È una scelta storica, che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare. L’obiettivo che ci siamo dati è di posare la prima pietra e aprire i cantieri entro l’estate del 2024».
«Il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde─ continua la nota ─ è oggi stimato in 10 miliardi. La campata centrale, secondo l’ultimo progetto disponibile, sarà lunga più di 3 km. Tutta l’infrastruttura, inoltre, è progettata per resistere a terremoti di magnitudo 7.1 della scala Richter e a venti fino a 270 km orari».
Dal ministero fanno anche rilevare che il Ponte è un investimento con benefici di lunghissimo periodo per tutto il sistema-Paese con particolare riferimento al Mezzogiorno. Soprattutto alla luce degli interventi, già programmati, per ammodernare le ferrovie in Calabria e in Sicilia con la velocizzazione e le tratte ad alta velocità/alta capacità. «Con il completamento dell’alta velocità nelle due regioni e la messa in esercizio del Ponte ─ precisa inoltre la nota ─, si stima un dimezzamento dei tempi di percorrenza da Roma a Palermo oggi pari a 12 ore, di cui un’ora e mezza per il solo traghettamento dei vagoni. Un risparmio significativo per i cittadini, le imprese, la logistica. Il Ponte sullo Stretto rappresenta un’opera strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto e si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo».