Viaggi all’estero sì ma in Italia no, Federalberghi: “Urge provvedimento”

Il presidente Bocca chiede di “liberare” i meno esposti a rischio

festività

Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia“. Ad affermarlo è il presidente di Federalberghi Bernardo Bocca.

La polemica di Federalberghi fa riferimento al “Decreto Pasqua”, emanato lo scorso 13 marzo, in cui si sancisce la possibilità di viaggiare oltre confine per motivi turistici. Ci si può dunque spostare, a prescindere dal colore della zona, per raggiungere l’aeroporto di riferimento e viaggiare verso paesi esteri, ma rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni italiane.

 “Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio – afferma Bocca – allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche“.

Federalberghi chiede un immediato provvedimento al fine di consentire, anche all’interno dei confini nazionali, lo spostamento alle persone in possesso di certificato attestante l’avvenuta vaccinazione o la negatività al covid attraverso un test molecolare o antigenico effettuato non oltre le 48 ore precedenti al viaggio.

Intanto è iniziata una settimana di zona rossa per tutta l’Italia, con ulteriori divieti e restrizioni stabiliti da alcune regioni.