VIDEO| Carcere Santa Maria Capua Vetere: detenuti picchiati e umiliati

La Procura ha aperto un’inchiesta

detenuti

Calci, manganellate, schiaffi e umiliazioni. I protagonisti sono alcuni agenti di Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta. Detenuti picchiati selvaggiamente anche da più di un poliziotto.

Nelle immagini esclusive del quotidiano “Domani” si vedono anche le violenze subite da un uomo in carrozzella, colpito da manganellate. La Procura ha aperto un’inchiesta con diversi agenti indagati per quella che il gip ha definito negli atti “un’orribile mattanza”. I fatti risalgono al 6 aprile.

Si grida allo scandalo solo perché adesso ci sono le immagini inconfutabili sui pestaggi.
Se si provasse a costruire un puzzle, con tutti gli episodi che, periodicamente, emergono e che non trovano credito nei rappresentati dello Stato verrebbe fuori un quadro completo di ciò  che accade nelle carceri, nel silenzio più  assoluto.
Si vada fino in fondo in questo ed in altri episodi che sono passati sotto silenzio.
Il carcere come rieducazione, lo Stato vince non con la forza e la vendetta,  ma con l’impegno quotidiano per riabilitare.
Deve farsi chiarezza anche  per salvaguardare le migliaia di agenti, della Polizia Penitenziaria, che svolgono il proprio lavoro con impegno e dedizione e nulla hanno a che fare con questa parte di personale che si muove, sicuramente, fuori dalle regole dettate dallo Stato in piena autonomia, distruggendo quanto di buono si riesce a fare.
La Polizia Penitenziaria è l’interfaccia del personale detenuto e risente più degli altri dei malumori che si creano per vari motivi e tanti di loro gestiscono in modo esemplare il contatto quotidiano”.
Lo dice Pino Apprendi presidente Antigone Sicilia.