VIDEO| Ddl Rifiuti, opposizioni a Musumeci: “Provvedimento pericoloso”
Il pensiero di Giampiero Trizzino, Anthony Barbagallo e Claudio Fava.
“Riteniamo il ddl rifiuti proposto da Nello Musumeci pericoloso ed inutile”. Con questa premessa, gli esponenti di PD, M5S e de “I Cento Passi” hanno svolto una conferenza stampa criticando ampiamente il piano proposto dal Governo Regionale.
Un intervento proposto dalle “opposizioni al Governo”, le cui veci sono state rappresentate dai deputati regionali Giampiero Trizzino, Anthony Barbagallo e Claudio Fava. Assenti invece sia il gruppo di Italia Viva che quello di Attiva Sicilia.
Burocrazia, raccolta differenziata e gestione del sistema dei rifiuti: sono questi i temi sui quali le opposizioni ritengono che non ci sia stato un approfondimento sufficiente da parte del Governo regionale. Un tema decisamente attuale, vista la necessità di trovare un’alternativa al trasferimento in altra sede dei rifiuti, come nel caso di Palermo in attesa del completamento della VII vasca di Bellolampo.
LE CRITICHE AL DDL RIFIUTI
TRIZZINO: “SERVONO MODIFICHE, NON UN NUOVO TESTO”
Ad aprire la conferenza ci ha pensato Giampiero Trizzino, che ha spiegato chiaramente le ragioni delle opposizioni. “Vogliamo rappresentare il nostro intendimento su una riforma a nostro parere pericolosa”. Un documento che è stato cassato già “tre volte, a partire dalla prima bocciatura nel 2019 dove, anche con i voti di alcuni membri della maggioranza, la riforma fu cassata già all’articolo 1”.
Trizzino ha poi proposto una modifica all’attuale testo vigente piuttosto che un nuovo ddl, sottolineando che “mancando un anno e mezzo alla fine della legislatura si rischia di avviare una riforma senza un vero banco di prova“. Un pensiero, quello dell’esponente pentastellato, molto polemico anche nei confronti della burocrazia regionale, dei cui inceppamento il deputato incolpa Nello Musumeci.
FAVA: “DDL DANNOSO ED INUTILE”
“Considero questa legge dannosa ed inutile“, ha aggiunto il rappresentante de “I Cento Passi” Claudio Fava. “Si va verso un sistema a base provinciale, meno adatto allo smaltimento. Si ritiene – ha sottolineato il deputato regionale – di intaccare il malessero nei confronti del Governo regionale con un’operazione di maquillage sulla governance. Manca però una riforma di sistema, con infrastrutture in questo momeno per gran parte in mano ai privati. Bisogna investire sull’impiantistica pubblica”.
BARBGALLO: “SONO PREOCCUPATO. SISTEMA SCERVELLOTICO”
Polemica anche il deputato regionale del PD Anthony Barbagallo, che ha attaccato nel merito il testo della riforma. “Sono molto preoccupato – riconosce l’esponente Dem -. Ciò perchè siamo alla fine della legislatura e questo ddl rifiuti è scervellotico e non risolve i problemi dei siciliani”.
Barbagallo poi richiama il parere della Corte dei Conti, che ha sottolineato la necessità di rendere pubbliche le SRR e di razionalizzare il numero di Ato, riducendole al massimo a 5. Un processo che la riforma indica “all’art.11, dove si dice che le Ato debanno essere associate dalla più piccola verso la più grande. All’art.15 si dice poi che devono essere trasformate in ADA, organi che dovranno eleggere i propri organi e, solo in un secondo momento, potranno derogare le subcompetenze”.