VIDEO| Il cimitero va a Rotoli, salme di bambini a terra

La situazione continua a peggiorare all’interno del camposanto. Sono adesso 850 le bare a deposito.

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La situazione al cimitero dei Rotoli di Palermo continua a peggiorare. Sono più di 850 ormai le bare a deposito all’interno del camposanto del capoluogo siciliano. A causa della mancanza di spazio, alcune salme sono poste per terra, in balia del tempo e delle intemperie.

Fra queste, anche i feretri di alcuni bambini, posti all’interno dei gazebo organizzati per fronteggiare un’emergenza che, dopo 15 mesi, non può più essere definita tale.

TANTI I PROBLEMI AI ROTOLI

Le centinaia di bare a deposito rappresentano certamente il problema principale. I visitatori sono costretti a fare lo slalom tra i feretri dei poveri defunti accatastati in un modo davvero poco cristiano.

I gazebo presentano diversi teli ormai squarciati a causa del vento delle scorse settimane. All’odore nauseabondo che si trova a sopportare chi si trova a transitare in zona, si aggiungono anche mosche e zanzare, che hanno approfittato dei primi caldi di stagione per proliferare nell’area. Condizioni da girone dantesco, alle quali non si è ancora trovata una soluzione efficace. Il Comune ha anche attivato una task force per fronteggiare il problema, di cui farà parte anche il neoassessore Toni Sala, che si è assunto l’arduo onere di prendersi in carico la delega ai Servizi Cimiteriali.

Un compito non di certo facile, considerando anche il fatto che il campo santo palermitano deve far fronte all’assenza di un inceneritore funzionante. Recentemente, il forno crematorio ha compiuto il funesto anniversario di 12 mesi dal suo ultimo funzionamento. Come risultato, le famiglie e l’Amministrazione sono costretti ad organizzare viaggi a Messina o in Calabria per potere espletare i riti funebri.

Non va di certo meglio ne nella parte alta, dove l’area interdetta non risulta più delimitata in alcune zone e i muri continuano a non avere quella manutenzione di cui hanno bisogno, ne nell’area dei campi di inumazione, dove le erbacce coprono le sepolture e dove alcune aree continuano ad essere inagibili a causa della sopracitata ordinanza 163 del 26/06/2008.

Un quadro decisamente funesto per i visitatori e per gli attori chiamati a risolvere il problema. Certamente per il neoassessore Sala risolvere una simile emergenza non sarà facile.