VIDEO| Imprenditore denuncia estorsione, secondo arresto a Palermo

Il secondo arresto a distanza di due settimane

estorsione

La Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato un uomo di 37 anni, Orazio Di Maria. L’accusa nei suoi confronti è di concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso; nel dettaglio ha chiesto il “pizzo” ad un giovane imprenditore edile che gestiva un cantiere nel quartiere palermitano della Vucciria.

Lo scorso 11 marzo, le Fiamme Gialle hanno arrestato in flagranza di reato Riccardo Meli di 30 anni. L’uomo aveva appena ricevuto 300 euro a titolo di “messa a posto”. Sulla base di quanto emerso dalle indagini, la vittima, che aveva da poco avviato lavori di ristrutturazione, è stata “avvicinata” dai due indagati che hanno avanzato richieste estorsive sempre più esplicite.

Grazie alla coraggiosa denuncia presentata dall’imprenditore, costantemente supportato da un’associazione antiracket, in pochi giorni gli investigatori sono riusciti ad acquisire gli elementi di riscontro che hanno consentito l’arresto dell’esattore del “pizzo” in flagranza di reato. Di Maria avrebbe fatto conoscere la vittima a Meli, per poi diventare successivamente parte attiva anche lui dell’estorsione.

Inoltre, in un approfondimento di indagini a livello patrimoniale è emerso che gli indagati e i rispettivi nuclei familiari, negli anni, non avevano dichiarato redditi leciti o altre forme di finanziamento capaci di “giustificare” le spese e gli acquisti nel tempo sostenuti. Per tale motivo, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro beni mobili e immobili per un totale di circa 200.000 euro; tra questi c’è un’impresa appartenente a Di Maria, che gestisce un noto pub della Vucciria.

VIDEO