Si attendeva un cambio di marcia sull’organizzazione delle vaccinazioni alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, ma questo non vi è stato.
Anche oggi centinaia di cittadini palermitani, tra i quali ultra-fragili e anziani non affetti da patologie gravi, hanno dovuto aspettare diverse ore per avere somministrata la dose del vaccino anti-covid. Scene che si sono viste già nella giornata di ieri, quando si era reso necessario l’intervento della municipale per gestire il traffico in zona.
Come documentato dalle immagini raccolte durante la nostra live, la fila si estende per diverse decine di metri. Nonostante l’esistenza di un sistema di prenotazione online, coadiuvato anche dalla predisposizione di un call center dedicato, non si riesce, almeno per il momento, ad evitare assembramenti e lunghe code d’attesa.
Il tutto in un periodo in cui si chiedono sacrifici a diverse categorie di attività commerciali, costrette a dovere operare soltanto con l’asporto, tenendo i propri locali a mezzo servizio.
“Sono in coda da quasi due ore – commenta uno dei cittadini presenti in coda -. Siamo disorganizzati. Ci sono persone estremamente fragili, chi è in coda per la prima dose, chi per la seconda“.
Intanto l’Asp di Palermo ha deciso di correre ai ripari. Confermata la riduzione dei prenotati di 300 unità. Quindi da 1500 vaccinati giornalieri si scenderà a 1200. Per i soggetti che hanno subito un rinvio della visita, verrà inoltrata una comunicazione sulla nuova data di prenotazione.
Sull’argomento è intervenuto il capogruppo della Lega Igor Gelarda, che ha chiamato in causa anche l’assessore Ruggero Razza.
“Alla fiera del Mediterraneo è iniziata la vaccinazione per le categorie dei soggetti più fragili. Ma l’inizio è stato tutt’altro che brillante – dichiara l’esponente del Carroccio -. Lunghe code, assembramenti e ore di attesa prima di poter ricevere la somministrazione del vaccino. È assurdo ed impensabile, che i soggetti più fragili debbano subire queste attese“.
“Ore di ritardi rispetto all’orario di appuntamento li costringono ad aspettare per ore fuori il cancello, creando così inevitabili assembramenti. Chiediamo l’intervento noleggiato dell’assessore Razza perché non è stata buona la prima ma i giorni avvenire siano organizzati in maniera totalmente diversi“, conclude Gelarda.
“Le condizioni che i nostri concittadini che vivono situazioni di estrema vulnerabilità sono obbligati a subire per essere vaccinati alla fiera, con file interminabili e attese di ore da affrontare a piedi, sono assolutamente inaccettabili“.
Lo dichiarano i consiglieri comunali Valentina Chinnici, Massimo Giaconia e Toni Sala (Avanti insieme)
“Ci si sarebbe aspettati pronte scuse da parte dell’assessore Razza e dal commissario per l’emergenza Costa per questo disservizio grave che lede ulteriormente il diritto alla salute, invece i quotidiani riportano infelici dichiarazioni che sembrano colpevolizzare gli stessi cittadini fragili, accusati di essersi presentati in orari diversi da quelli fissati“.
“Chiediamo l’immediato ed effettivo coinvolgimento dei medici di famiglia e degli ambulatori di territorio, perché mai come ora l’assessorato alla salute dovrebbe offrire un esempio concreto di medicina di prossimità per garantire la presa in carico delle categorie più fragili anziché attribuire ad esse le proprie gravi carenze organizzative“.