VIDEO | “Ristori e riforme”, il mondo delle scienze motorie in piazza

La manifestazione, promossa dalle sigle di categoria CISM e CAPDI, si è svolta nel pieno rispetto delle normative anti-covid.

CISM - CAPDI protesta scienze motorie

Una cinquantina di persone si sono date appuntamento sulla scalinata in piazza del Parlamento, a Palermo, per chiedere il rispetto e la valorizzazione del mondo delle scienze motorie.

Sotto questo impulso infatti, professionisti e laureati in Scienze Motorie hanno manifestato di fronte alla sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, per chiedere tutele e riforme per tutto il movimento.

A rappresentare le sigle del CISM e della CAPDI, con una cinquantina di persone presenti. Un numero ridotto, al fine di garantire il rispetto delle normative anti-covid.

LE RICHIESTE DEL MONDO DELLLE SCIENZE MOTORIE

Montaggio di Giuseppe Alberto Martorana

Dall’attività motoria preventiva ed adattata, passando per il mondo dell’allenamento e per lo sport management: tutto l’universo delle scienze motorie chiede infatti maggiori tutele. Tra le richieste più importanti, quella di proseguire la campagna di riforma del mondo dello sport. Inoltre, i professionisti invocano la previsione del professore di educazione motoria già a partire dalla scuola primaria, oltre che una previsione di una legge quadro per le professioni sportive.

Una protesta andata infatti in scena in oltre 20 città italiane, fra le quali Palermo e Catania. Un grido d’allarme da parte di una delle categorie più falcidiate dall’emergenza coronavirus.

LE PAROLE DI TOTI LONGO (FDI)

Presente alla manifestazione il consulente dell’Assessorato allo Sport, Toti Longo, che ha tenuto a sottolineare la propria vicinanza ai manifestanti.

Onore al merito a questi ragazzi che stanno manifestando civilmente per chiedere i loro diritti. Questo è un problema annoso che esiste da decenni. Chiaramente è una delle richieste dei manifestanti, oltre al riconoscimento del titolo, importante per permettere ai laureati in scienze motorie di seguire soggetti con patologie croniche non trasmissibili.

Noi stiamo facendo un ddl sulle palestre della salute, che si prefiggono come obiettivo di prendersi in carico quei soggetti che, in fase preventiva o di stabilizzazione, sono riconosciuti come soggetti a rischio per malattie croniche non trasmissibili”.