VIDEO | Smantellato il mandamento mafioso di Brancaccio, i nomi dei 31 arrestati

Ventinove persone in carcere mentre due ai domiciliari

Brancaccio

La Polizia e l’Arma di Carabinieri hanno eseguito 31 arresti ((di cui 29 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) nelle città di Palermo, Reggio Calabria, Alessandria e Genova. Nel mirino le cosche del mandamento mafioso di Brancaccio che comprende le famiglie di Corso dei Mille e Roccella. Gli arrestati sono tutti ritenuti a vario titolo gravemente indiziati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, detenzione e produzione di stupefacenti, detenzione di armi, favoreggiamento personale e estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito  di  ricostruire gli assetti delle famiglie mafiose di Brancaccio. Gli investigatori hanno identificato i probabili vertici, gregari e soldati, ritenuti responsabili di numerosi reati: associazione mafiosa, estorsioni commesse ai danni di numerosissimi commercianti e imprenditori, la gestione delle numerose piazze di spaccio sparse sul territorio di Brancaccio. Tutti reati che hanno consentito il mantenimento in vita dell’associazione.

Al vertice della cosca c’era Giovanni Di Lisciandro. Poi Stefano Nolano, Angelo Vitrano e Maurizio Di Fede, con quest’ultimo avrebbe gestito il settore delle estorsioni e del traffico di droga.

Eseguiti anche diversi sequestri ai danni di Cosa Nostra, per un valore di circa 350.000 euro. Oggetti della confisca imprese ed esercizi commerciali, tra i quali una rivendita di prodotti ittici, due rivendite di caffè e tre agenzie di scommesse. Tutte attività frutto di intestazione fittizia.

GLI ARRESTATI

In carcere sono finiti: Vittorio Emanuele Bruno, 43 anni; Ludovico Castelli, 55 anni; Paolino Cavallaro, 28 anni; Girolamo detto “Jimmy” Celesia, 53 anni; Settimo Centineo, 39 anni; Antonino Chiappara, 55 anni; Giuseppe Ciresi, 33 anni; Maurizio Di Fede, 53 anni; Gioacchino Di Maggio, 39 anni; Pietro Paolo Garofalo, 53 anni; Sergio Giacalone, 53 anni; Francesco Greco, 65 anni; Antonino Lauricella, 52 anni; Ignazio Lo Monaco, 46 anni; Antonio Lo Nigro, 42 anni; Salvatore Lotà, 62 anni; Tommaso Militello, 59 anni; Rosario Montalbano, 36 anni; Antonino Mulè, 41 anni; Tommaso Nicolicchia, 38 anni; Francesco Oliveri, 37 anni; Onofredo Claudio Palma, 43 anni; Giuseppe Parisi, 45 anni; Pietro Parisi, 41 anni; Vincenzo Petrocciani, 41 anni; Emanuele Prestifilippo, 51 anni; Cosimo Salerno, 44 anni; Andrea Seidita, 48 anni; Luciano Uzzo, 52 anni.

Ai domiciliari invece vanno Michele Mondino di 78 anni e Giuseppe Orilia, 71 anni.