VIDEO | Tutto fermo al Velodromo di Palermo: tanti i nodi da sciogliere

Nuova ispezione dei consiglieri comunali di Più Europa Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano. Dal 30 novembre si attende la nomina del direttore dei lavori per il campo.

Velodromo

Tutto ancora fermo al Velodromo di Palermo. L’impianto sportivo del capoluogo siciliano attende da sette lunghi anni la riapertura, ma pare che atleti e sportivi dovranno ancora aspettare. Nonostante i lavori fossero arrivati a buon punto, il cantiere è stato improvvisamente fermato sul più bello, ovvero quando c’era da completare i lavori sul campo.

L’ANELLO DI CICLISMO SU PISTA

Nei giorni in cui la nazionale femminile di ciclismo si è allenata nell’anello di Noto, il velodromo “Paolo Borsellino” vive fra color che son sospesi. La pista è stata ridipinta di recente, ma è chiaro che il terreno di gara ha bisogno di ulteriori interventi di manutenzione.

La struttura presenta infatti diverse crepe sul tracciato, create inevitabilmente dalla pioggia e dalla conseguente umidità. In entrambe le curve, sui punti di massima pendenza, sono cresciute piante e rami, con evidente necessità di messa in sicurezza. Sull’anello poi è ancora presente una distesa di pietrisco, utilizzato dai mezzi per entrare all’interno del campo per condurre i lavori. Un vero peccato per la struttura, davvero unica nel suo genere, che potrebbe diventare un punto di riferimento per le numerose ASD del territorio siciliano e non solo.

IL CAMPO E LA DESTINAZIONE D’USO

I lavori sul campo da gioco non vanno di certo meglio. Il materiale è già stato comprato ed è presente all’interno della struttura, esposto alle intemperie metereologiche. Già presenti anche i tappeti di erba sintetica, da utilizzare per gli sport di squadra. La bozza di progetto è pronta per essere approvata e gli addetti ai lavori sono disponibili a partire. Cosa manca allora? La nomina del dirigente competente da parte del Rup, che si deve poi far carico dell’approvazione dei lavori, così da avviare l’iter.

Rimane inoltre il nodo legato alla destinazione d’uso del campo. L’assessore Petralia, con un atto d’indirizzo firmato il 7 dicembre, ha previsto per la struttura un futuro polivalente. Ovvero, all’interno del Velodromo, oltre al ciclismo su pista, si sarebbero dovuti svolgere altri quattro sport: calcio, rugby, cricket e football americano. Un progetto ambizioso, ma anche irrealizzabile. Per l’omologazione del campo da parte delle rispettive federazioni, infatti, è necessario soddisfare delle specifiche tecniche, fra cui le linee del campo, evidentemente incompatibili fra gli sport di cui sopra.

LE PAROLE DI CESARE MATTALIANO E FABRIZIO FERRANDELLI

Durante una nuova ispezione all’impianto, i consiglieri comunali di Più Europa Cesare Mattaliano e Fabrizio Ferrandelli hanno fatto il punto della situazione.

Dopo le sollecitazioni fatte sia in Conferenza dei Capigruppi, sia in Commissione Trasparenza e Garanzia, qualche passo avanti si è fatto – dichiara Cesare Mattaliano -. Abbiamo consegnato un progetto che possa andare avanti per dare una nuova copertura alla tribuna, da inserire nel piano triennale delle opere pubbliche. Questo, se da un lato è una buona notizia, dall’altro non lo è dal punto di vista della tempistica. Il piano di consegna previsto per marzo, slitterà di molto nel tempo“.

Dal 30 novembre si attende che venga nominato il direttore dei lavori – sottolinea Mattaliano -, limitatamente al rifacimento del campo. Area che avrebbe dei problemi dal punto di vista della destinazione d’uso. L’assessore Petralia vuole fare una struttura polivalente, ma questo comporterebbe problemi dal punto di vista dell’omologazione con le federazioni“.

L’ATTACCO A LEOLUCA ORLANDO

Ancora più duro Fabrizio Ferrandelli, che sottolinea le responsabilità dell’Amministrazione sullo stop ai lavori.

Rispetto alle nostre denunce, sono stati fatti dei passi avanti. Ma noi non saremo soddisfatti fin quando questa struttura non sarà aperta e fin quando non verranno fuori le responsabilità – sottolinea Ferrandelli -. Non è possibile immaginare, a Palermo, che gli uffici della PA diano avvio ai lavori senza un progetto, sono state convocate maestranze e ditte, pagate dalla Ragioneria Generale. Sono stati acquistati dei materiali, comprati per un progetto che non è quello esecutivo e valutato, che magari non sarà quello che se farà. Che paghi sempre il cittadino palermitano, a noi non sta bene“.

Abbiamo un solo responsabile: si chiama Leoluca Orlando. Responsabile politico del non controllo di questa città, dell’inefficenza di questa città, dell’assenza di pianificazione e di controllo, di incapacità delle verifiche delle tempistiche e soprattutto di governance. E’ chiaro che sia lui il responsabile, visto che per sette anni ha tenuto per se la delega allo Sport. Questa volta non ci sono capri espiatori a cui scaricare le resposabilità, sport in cui è bravissimo“.

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