VIDEO| Università di Palermo, protesta studenti contro numero chiuso
Stamane diversi studenti hanno portestato davanti l’edificio 19 dell’Università di Palermo durante i test per la Facoltà di Medicina. Il motivo: la richiesta di bandire il numero chiuso per iscrizione in alcuni corsi di studio
Stamani, già dalle prime ore della mattina, il Viale delle Scienze dell’Università di Palermo è stato teatro della protesta degli studenti e delle studentesse del LabAut – Biblioteca Autogestita (https://www.facebook.com/labaut.scienzepolitiche). La protesta si è svolta di fronte l’edificio 19 durante lo svolgimento dei test d’ingresso previsti per l’accesso a Medicina e Chirurgia.
Dopo l’esposizione di un eloquente striscione che recitava “Diritto allo studio negato, no al numero chiuso!”, con un megafono e un volantinaggio gli studenti hanno spiegato a tutti i motivi della protesta.
«Nonostante la pandemia globale, la conseguente crisi economica e il collasso dei centri ospedalieri, il diritto allo studio viene negato ancora una volta. Anche di fronte al prevedibile crollo del sistema sanitario siciliano e l’evidente carenza di personale medico e sanitario, i posti di accesso alle università sono ancora estremamente limitati» afferma lo studente Giovanni Siragusa.
IL PENSIERO DEGLI STUDENTI
Gli studenti in protesta hanno più volte ribadito che di fronte a una situazione emergenziale e pandemica, andavano – e vanno prese tutt’ora – non delle soluzioni contingenti ma strutturali. Delle soluzioni concrete nell’ottica di sostenere e dare forza a un intero apparato fondamentale quanto precario, come quello sanitario.
“Gli anni di pandemia hanno reso evidente quanto sia necessario un sistema sanitario più solido e più finanziato. Il numero chiuso è sbagliato: si nega il diritto allo studio e si peggiora lo stato della sanità – dichiara Giovanni a Palermo Live -. Servono nuovi medici; serve aprire le porte delle facoltà medico-sanitarie a chiunque abbia voglia di intraprendere questo percorso. Limitare l’ingresso agli studenti ai corsi di medicina non fa altro che peggiorare lo stato della sanità in Sicilia.
Inoltre, in questo quadro, le università del Mezzogiorno e soprattutto quelle siciliane sono maggiormente de-finanziate. Lottare per l’abolizione del cosiddetto numero chiuso per noi significa anche combattere contro lo spopolamento e l’emigrazione degli studenti siciliani. Ci sono diverse università dove il numero per le iscrizioni p aperto e quindi una volta vincolati qui preferiscono andare al Nord“.