Il volteggio equestre: una delle discipline più tecniche fra le dieci riconosciute dalla Federazione Equestre Internazionale e per questro promossa dalla FISE (Federazione Italiana Sport Equestri).
Una disciplina che nel Sud Italia è ancora poco conosciuta ma che, come i fiori a primavera, inizia a prosperare anche nel territorio siciliano. Il tutto grazie alla ASD Villa Pensabene, associazione sportiva sita all’interno del maneggio di Palermo.
Uno sport che non si limita a potenziare le capacità coordinative e motorie dell’atleta, ma che insegna il rispetto della natura e degli animali.
Una pratica complessa ma in realtà adatta a tutte le età, come spiegato dall’istruttrice FISE Larsissa Corsetti. “E’ una ginnastica artistica su cavalli in movimento, che si può anche fare in squadra. Lega molto, si può iniziare all’età di 4 anni, mentre la prima gara si può fare anche a cinque anni. A livello nazionale siamo una realtà. Purtroppo in Sicilia non siamo ancora riusciti ad allargarci, ma è una previsione futura. Il nostro presidente Fabio Parziano ci tiene molto a questa disciplina. Per la prima volta, due atlete siciliane andranno agli internazionali di categoria”.
A rappresentare non solo la Sicilia ma anche l’Italia saranno Angelica Di Monte (12 anni, categoria Children) ed Alessia Genovese (21 anni). Proprio quest’ultima, insieme alle altre due istruttrici Francesca La Licata e Martina, coordina le attività dei bambini.
“Ha iniziato con me a sei anni, con i pony games. Poi è approdata al volteggio. Se ne è innamorata come me ed è soprattutto il mio braccio destro. Spero che quest’anno faccia gli esami per diventare tecnico di volteggio come me”. Larissa Corsetti, infatti, è l’unica istruttrice FISE con riguardo al volteggio attualmente tesserata in Sicilia.
“La struttura è molto antica – commenta Francesca La Licata, esponente dell’ASD Villa Pensabene -, aperta subito dopo la chiusura del maneggio storico della Favorita. Sono fiera di gestirla e di avere Lara al mio fianco. Io sono nata e cresciuta in questo posto. Qui adottiamo protocolli molto severi in materia di prevenzione per il covid-19. Noi siamo una disciplina a basso rischio di contagio, sia perchè si fa all’aria aperta che per l’individualità dello sport”.
Una pratica che rappresenta un mix fra l’equitazione (in particolare il dressage) e la ginnastica artistica, con gli atleti chiamati ad eseguire gesti tecnici ed acrobazie in sella ad un cavallo. Un esercizio ginnico utilizzato anche nell’ambito dell’ippoterapia, proprio per la particolare importanza del rapporto emotivo che si genera fra il soggetto praticante e l’equino, fondamentale in ambito agonistico per la buona riuscita dell’esercizio.
Uno sport decisamente oper skill per le sue pecularità e per le capacità richieste a chi vuole intraprendere tale attività. Oltre ad un’elevata coordinazione oculo-manuale ed oculo-podalica, nonché ad un corretto sviluppo delle capacità coordinative di base e delle relative catene cinetiche necessarie ad un perfetto gesto tecnico, sono tante le capacità coordinative speciale coinvolte nel volteggio equestre: dall’orientamento spazio-temporale alla combinazione, passando l’equilibrio, la ritmizzazione e la differenziazione. Inevitabilmente, è coinvolta anche la capacità di reazione, necessaria ad adattarsi a tutte le variabili tecniche ed ambientali di un simile sport, e di automatizzazione, per limitare .
Il volteggio equestre presenta due tipologie di esercizio: quelli obbligatori, che sono standard per tutti, e quelli liberi, lasciati alle capacità e all’inventiva dei concorrenti. A questi, nella computazione del punteggio, si aggiunge anche un giudizio artistico che, come nella ginnastica artistica, tiene conto non solo della musica e dell’outfit scelto, ma in generale della coreografia utilizzata dal concorrente.