Palermo, a Villa Filippina torna il festival internazionale “Beer Bubbles”
Cento personaggi del mondo brassicolo si confronteranno con il pubblico
Dal 22 al 24 ottobre, Villa Filippina, in piazza San Francesco di Paola, ospiterà la nuova edizione di Beer Bubbles “, il festival dedicato alla birra artigianale.
Un evento che è riuscito a unire persone, territori e tradizioni: il filo rosso è la passione per la birra, un mondo sorprendentemente variegato.
Ogni birra possiede infatti profumi e sapori impercettibili, diversi e indimenticabili.
I NUMERI DELL’ EVENTO
Un lungo weekend, quello del “Beer Bubbles”, che vedrà la presenza di cento personaggi del mondo brassicolo, a confronto con il pubblico.
In un’area molto ampia di dodicimila metri quadrati, a Villa Filippina, saranno spillati diecimila litri di birra in centocinquanta tipologie diverse.
Un’intera area sarà dedicata alle degustazioni e agli abbinamenti.
Si parte venerdì 22 alle 17:00.
Sabato 23 e domenica 24, invece, si apre alle 11:00 e si prosegue senza sosta fino alla notte.
Ingresso consentito solo a chi è munito di green pass.
LA BIRRA ARTIGIANALE SI RACCONTA
“Beer Bubbles” rappresenta una preziosa occasione per approcciare una dimensione dove gusto, socialità e convivialità si intrecciano.
La cultura brassicola, infatti, racchiude coesione, valorizzazione della tradizione e coraggio imprenditoriale.
Elementi che emergeranno nei giorni dell’evento, grazie alla presenza dei massimi esperti dell’homebrewer.
A partire, ovviamente, dal più conosciuto: Lorenzo Dabove, ovvero Kuaska.
Un impareggiabile divulgatore birrario e un poeta d’avanguardia.
A lui, il compito di raccontare la “Craft Beer Revolution Italiana“, svelandone i segreti da guardare in trasparenza, dentro un bicchiere.
Previste, fra gli altri, le presenze del giornalista pisano Simone Cantoni e di Andrea Camaschella, redattore di Fermento Birra Magazine, insieme per condurre i workshop.
E poi, tantissime varietà per tutti i gusti: si spazierà da quelle di facile bevuta, come la Session IPA – che, per un amante della birra, può essere paragonate al tè per gli inglesi – fino a quelle , come le Sour o le Wild, che si odiano o si amano.
Il tutto, passando dalle IGA – Italian Grape Ale, considerate un ponte tra l’universo della birra e quello del vino.