Villa Resuttano -Terrasi, il più solenne edificio nobiliare di Palermo, apre le porte.
E lo fa su grande richiesta, perché sono in tanti a volere visitare l’edificio, che sorge al civico 364 di via Resuttana, nella Piana dei Colli.
La strada, infatti, prende il nome proprio dalla sontuosa villa appartenuta ai principi di Resuttano e che, successivamente, divenne di proprietà della famiglia Terrasi.
L’associazione culturale “BCsicilia” ha organizzato una visita guidata in programma per sabato 14 gennaio alle 15:30, con ingresso da piazza della Parrocchia 2.
La partecipazione, per un ridotto numero di persone, necessita di prenotazione al numero whatsapp 3275608211.
La struttura nobiliare nacque nel 1670 dalla sistemazione del palazzo di campagna: a volerla, fu Giuseppe di Napoli, Principe di Resuttano.
Secondo le testimonianze dell’epoca la villa – che fu poi ultimata dal nipote Federico – era un vero e proprio paradiso terrestre.
A renderla ancora più bella, il viale d’ingresso alberato e il parco, tutto intorno: fontane, statue, boschetti e giardini fioriti preannunciavano i fulgidi ambienti interni.
Questi ultimi sono ricchissimi di sorprese per i visitatori: oltre agli stucchi e agli affreschi, alle specchiere dorate e alle maioliche smaltate, infatti, di particolare interesse è la camera da letto del Principe, con l’antica alcova.
La scoperta di Villa Resuttano – Terrasi prosegue con la visita al terrazzo che si apre sulla corte, dominata dall’imponente scalone in pietra di Billiemi.
La sala da ballo è considerata una delle massime espressioni della cultura tardo barocca siciliana.
All’interno, il tempo sembra non essere mai trascorso mentre ben poco rimane del parco originario, circondato da palazzi alti e moderni.
Ad affrescare l’interno di Villa Resuttano – Terrasi fu un artista del periodo, Vito D’Anna, massimo esponente del rococò, che vi rappresentò il “Trionfo delle Arti e delle Scienze”, opera allegorica realizzata per l’Accademia dei Pastori Ereini, fondata nella villa nel 1730, con la “Gloria dei Principi di Resuttano”.
In particolare, i dipinti della volta, magistrali raffigurazioni del grande pittore palermitano, firmati e datati 1762, incrociano gli stucchi del milanese Carlo Sermini.
Un connubio superbo che rappresenta un unicum nel panorama siciliano: una rarità di respiro internazionale che si svela al pubblico grazie all’impegno di “BCsicilia“.