Villa Sofia, 10 ore in ambulanza per un’anziana: attendeva esito test molecolare

Un’attesa estenuante con evidenti disagi , oltre alle alte temperature registrate ieri a Palermo

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Un’attesa di dieci ore dentro un’ambulanza: è ciò che è accaduto ad una anziana ieri, 3 agosto, al pronto soccorso di Villa Sofia a Palermo.

La donna, residente in una casa di cura in via Ausonia, era arrivata a causa di una sospetta frattura del femore. Sottoposta al tampone molecolare, ha dovuto attenderne l’esito, dalle 9.30 fino alle 19.30, dentro un’ambulanza. Evidenti i disagi, oltre all’alta temperatura registrata in città.

“Manca un’area grigia per l’attesa”

“Queste sono situazioni che creano profondo rammarico a noi per primi – hanno dichiarato i medici dell’ospedale -. Ci sono tante cose che si possono fare come creare un triage esterno o realizzare una zona dove accogliere le ambulanze senza lasciarle davanti al piazzale, ma soprattutto aprire i posti in reparto per decongestionare il pronto soccorso. Purtroppo la donna è rimasta in ambulanza perché manca un’area grigia dove attendere l’esito del tampone“.

Dallo scoppio della pandemia e la conseguente trasformazione dei pronto soccorso del Cervello e di Partinico in reparti Covid, il pronto soccorso di Villa Sofia si trova in una condizione di sofferenza. Rappresenta infatti l’unico presidio nella zona occidentale.

“Vista la grave situazione nei pronto soccorso perché non si autorizzano i centri convenzionati con la Regione ad occuparsi dell’emergenza?”, ha chiesto la deputata M5Stelle Roberta Schillaci all’assessore regionale alla sanità, Ruggero Razza, ieri in sede di audizione.

“I centri convenzionati vorrebbero fare emergenza, ma dovremmo aumentare i budget e soldi non ce ne sono visto che c’è un piano di rientro”, ha risposto l’assessore. I medici riferiscono un blitz da parte dell’assessore Razza, lunedì sera, a Villa Sofia. Lo scopo era quello di constatare la situazione dell’ospedale dopo le proteste di questi giorni per le lunghissime attese in area di emergenza.