Villa Sofia-Cervello, stato d’agitazione per i lavoratori dei servizi di pulizia: “Stop a straordinari e sostituzioni”

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Proclamato dalla Filcams Cgil lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’appalto dei servizi di pulizia degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello. I lavoratori e le lavoratrici potrebbero non garantire lavoro supplementare, turni straordinari diurni e notturni e sostituzioni.
Nell’appalto, affidato alla società ReKeep, subentrata nell’ottobre del 2021, a fronte delle 351 unità storiche in organico nel cambio appalto oggi lavorano in 270. Con l’apertura dello stato di agitazione, la Filcams Cgil Palermo rivendica il mancato riconoscimento degli incrementi orari chiesti per le maestranze coinvolte e chiede di fare chiarezza sullo stato dei servizi previsti dal capitolato e di quelli attivati.

La nota della Filcams Cgil

“Al momento del subentro, ai lavoratori è stato ridotto il parametro orario contrattuale da 24 a 20 ore settimanali – spiega una nota – senza un effettivo taglio dei servizi e in assenza di accordi per le verifiche sugli organici. La Filcams ha già chiesto un incontro alla direzione generale dell’azienda Villa Sofia Cervello”.

”Riteniamo imprescindibile un confronto per entrare nel merito dei servizi resi e dei piani di intervento disposti – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il segretario Manlio Mandalari, responsabile del settore della Filcams -. Considerato il valore economico della commessa, i tagli operati dall’azienda nel momento del subentro sulle ore contrattuali, l’attuale consistenza dell’organico impiegato e il relativo monte ore contrattuale, occorre fare una chiara valutazione sulla resa dei servizi previsti dal capitolato e di quelli successivamente attivati. Tenuto conto del disagio cui da tempo sono esposte le maestranze coinvolte e dell’insostenibilità economica che ricade sulle spalle dei lavoratori, chiediamo un incontro a carattere d’urgenza”.

Un confronto che la Filcams chiede per individuare soluzioni condivise per superare le criticità che insistono sull’appalto ormai da circa 3 anni. Allo stato di agitazione si arriva dopo numerosi incontri e relativi verbali con esito negativo intercorsi tra il sindacato e la società Rekeep.

“Dall’ultimo incontro del 13 giugno svolto in sede sindacale – spiegano Aiello e Mandalari – è risultata evidente, dati alla mano, la non sovrapponibilità degli attuali inquadramenti contrattuali alle effettive consistenze dei servizi previsti dal capitolato d’appalto, al valore economico della commessa, al progetto di fattibilità ed esecutività tecnico-economico-prestazionale presentato dalla società affidataria propedeuticamente all’affidamento, anche e soprattutto in considerazione delle unità sull’appalto venute meno dal subentro di Rekeep del 2021 ad oggi. Non è pertanto accettabile l’irremovibilità aziendale che abbiamo riscontrato”.