Villabate piange Giovanna Bonsignore, ennesima vittima di femminicidio: “Crocifissa come Cristo”

Proclamato il lutto cittadino nel comune del Palermitano dopo la tragedia consumatasi giovedì sera in via Giovanna D’Arco

Profonda commozione a Villabate per i funerali di Giovanna Bonsignore, la 44enne uccisa giovedì scorso dal compagno, Salvatore Patinella, che si è poi tolto la vita. Giovanna era molto conosciuta nel comune del Palermitano, dove oggi in tanti si sono presentati per rivolgerle un ultimo saluto. 

Ad accompagnare la bara all’interno della gremita chiesa di San Giuseppe sono i volontari dell’associazione Archè. Insieme a loro Giovanna Bonsignore aiutava i bisognosi del comune. Indossano delle maglie rosse come gesto simbolico di denuncia dell’ennesimo femminicidio. La stessa maglia è stata poggiata anche sul feretro.

 

La messa viene concelebrata dal parroco della chiesa madre Fabrizio Moscato, il parroco della chiesa di San Giuseppe, Alessandro Spera, il parroco del Sacro Cuore Enrico Palazzolo e padre Piero Passantino.

L’omelia affronta il delicato tema della morte che giunge per mano di chi si ama: “Un grande silenzio è calato a Villabate e non solo quando abbiamo appreso questa tragica notizia. I nostri cuori sono pervasi da un vuoto, da rabbia e amarezza, da dolore e sgomento. Il nostro cuore non si dà pace. Non possiamo darci pace davanti alla morte in genere e se poi questa arriva per mano di qualcuno, questo non è mai accettabile. Non ci può essere mai giustificazione. Tante volte confondiamo l’amore per il dolore, l’amore per la violenza. La morte di Giovanna non può che squarciare i nostro cuori, e segna di certo un prima e dopo”.

“La bellezza che Giovanna ha coltivato resta e resterà. Per la sua famiglia e per la comunità intera. Come Cristo è stata crocifissa, e come Maria non dobbiamo credere che tutto sia finito qui, nonostante il dolore. Non cedere alla tentazione che tutto sia finito: ciò che Giovanna è stata rimane in eterno. Niente di ciò che è stato toccato dall’amore diviene morte ma seme che porta frutto a suo tempo. Noi tutti glielo dobbiamo. Ognuno impari a prendersi cura degli altri”.

 

Foto di Palermo Live

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