È un caso controverso quello relativo al decesso di Vincenzo Cancemi, 42enne di Pachino trovato morto il 28 aprile scorso nella casa di campagna dei genitori, in contrada Lettiera. Un caso che è finito persino a “Le Iene”, su Italia 1, per gli interrogativi che suscita soprattutto nei familiari dell’uomo, che non riescono a darsi pace.
Attualmente il corpo di Vincenzo è ancora nell’obitorio di Pachino; i genitori si sono rifiutati di celebrare i funerali e chiedono a gran voce che sia eseguita l’autopsia. Un esame che invece, secondo la Procura di Siracusa, non sarebbe necessario essendosi trattato di un suicidio. A provarlo un video – trasmesso dal programma di Mediaset – nel quale si vede l’uomo col cappio in mano tra le fronde di un albero. Poi il silenzio, fino a che una voce di donna non urla il suo nome.
“Ti dimostro che comunque morirei per te, anche se comunque tu non mi credi”. Così dice Vincenzo Cancemi in apertura del filmato. “Amore mio”, dice invece la donna che rompe con le sue urla quell’interminabile silenzio, scandito solo dal fruscio del vento in mezzo alle foglie. Si tratta dell’ex compagna del 42enne, la quale, raggiunta telefonicamente da Antonino Monteleone, prende le distanze dal gesto e usa parole molto dure verso l’uomo e i suoi familiari. La donna si difende dicendo che Vincenzo non si sarebbe ucciso per lei ma per problemi privati. Dice che altri in famiglia prima di lui avrebbero messo già in atto l’estremo gesto. Usa frasi molto dure anche verso i genitori dell’uomo, pure intervistati dalla Iena Monteleone.
I due coniugi, Pippo e Fortunata, insieme alla figlia Giusi, parlano dell’allontanamento del figlio da loro a seguito di quella relazione. La compagna di Vincenzo avrebbe addirittura accusato il padre di quest’ultimo di essere coinvolto in una violenza sessuale ai suoi danni architettata da un noto politico locale: una vicenda che ha portato a una denuncia, in seguito archiviata.
La relazione tra i due è durata 11 anni. Gli audio e i video estrapolati dal telefono di Vincenzo dipingono un quadro fatto di frequenti litigi e accese discussioni. C’è anche di più: diversi video mostrano il 42enne compiere “gesti estremi” che sarebbero dovuti servire a chiedere scusa alla compagna dopo alcuni litigi o presunti errori. “Siccome penso di aver mancato cinque volte, mi do cinque schiaffi per rimediare al giuramento. Ti chiedo scusa”, dice Vincenzo in uno di questi filmati. In altri striscia nudo sul terreno o avvicina alla pianta del piede la fiamma di un accendino.
“Ogni volta che li leggo o li sento mi metto a piangere, perché non riesco a capire come ha potuto sopportare mio figlio tutte queste sevizie”, dice la madre con le lacrime agli occhi. Le conversazioni registrate mostrano la compagna chiedere all’uomo di “fare qualcosa di grande” per lei, ma la donna si difende: “È lui che si umiliava, io non gli chiedevo questo”.
Bersaglio degli strali anche i genitori del 42enne. Bruciare la loro casa, ucciderli: questo ciò che si sente negli audio della donna. Proprio il giorno prima di morire, Vincenzo aveva rotto il silenzio con la madre chiedendogli un favore: l’avrebbe chiamata quella sera stessa mentre era con la compagna, perché la donna aveva scoperto le chat tra Vincenzo e il padre ed era andata su tutte le furie. Quella telefonata secondo Fortunata avrebbe dovuto avere un solo scopo: “Così faceva vedere che mio figlio teneva di più a lei che a noi”.
La chiamata non c’è stata quella sera. Il giorno dopo Vincenzo Cancemi si è tolto la vita. A trovarne il corpo proprio l’ex compagna. La famiglia ha tanti dubbi su cosa sia realmente accaduto: chiede ad esempio una perizia tecnica sul video per provare che non sia stato manomesso. “Il telefonino è sparito per tre ore, quindi i miei dubbi aumentano e persistono”, dice la sorella di Vincenzo. I familiari ipotizzano che l’uomo sia stato portato morto lì dov’è stato trovato il corpo. La madre chiede l’autopsia per capire esattamente cosa sia accaduto al figlio. Un esame che spieghi i lividi che il corpo presenta sul fianco e il vistoso taglio sulla fronte.
Al di là della dinamica che ha condotto alla morte del 42enne, audio e video lasciano però un altro importante interrogativo: una relazione tossica può spingere un uomo a togliersi la vita?