Vino e cinema, a Palermo il festival internazionale “SorsiCorti”

Ai Cantieri Culturali alla Zisa, ventidue opere in gara provenienti da tutto il mondo. Tra esse anche “Zabut” e “Vuoi cambiare forma mentale?” dei siciliani Giuseppe Schillaci e Areta Gambaro

"Zabut" è una delle due opere siciliane in concorso a "SorsiCorti 2022"

SorsiCorti” giunge alla sedicesima edizione e torna con l’obiettivo di promuovere un pensiero di pace e di libera espressione di sé. 
Prodotto dal Piccolo Teatro Patafisico, il festival di risonanza internazionale dedicato ai cortometraggi si terrà a Palermo mercoledì 12, giovedì 13 e venerdì 14 ottobre a partire dalle ore 20:30 negli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa, in via Paolo Gili 4. 
Precisamente, all’interno del Cre.Zi.Plus, un’area di archeologia industriale, riconvertita a fabbriche per la produzione di valore culturale. 
“SorsiCorti 2022”, si svolge nell’ambito dell’iniziativa “Cantieri Weekfest“, settimana in cui si susseguiranno eventi legati alla musica, al cinema, alla letteratura e al design.
Tra i partners che compongono l’evento, figurano il Festival delle Letterature Migranti, Animaphix Film Fest, AfroPalermo Festival di Musica, la rassegna “iDesign” e ovviamente “SorsiCorti”.

“FREE ZONE”: STORIE CHE SUPERANO DIVIETI E CENSURE 

L’appuntamento cinematografico torna con uno spirito che tiene conto delle dinamiche sociali e culturali in atto nello scenario internazionale, e che ruota attorno al concetto di “free zone“. 
Ovvero, “zona libera”, come lo schermo, luogo dell’immaginazione senza confini dove è possibile narrare storie che vanno oltre le dogane, gli embarghi e le frontiere. 
A spiegare le ragioni che hanno indotto l’organizzazione a dedicare l’edizione 2022 al tema della “free zone”, è il fondatore di “SorsiCorti” Gabriele Aiello
“Immaginiamo uno spazio libero di proiezione   – afferma – senza distinzione di sesso, religione, appartenenza etnica e altre categorie illusorie dove nessun aereo lancerà le sue bombe”. 
“Un luogo abitato da persone – sottolinea – che vogliono parlare, scambiarsi opinioni, abbracciarsi, perché sì, ancora non è passato di moda, sintonizzarsi insieme nella visione di corti dal mondo“.
“E il comune denominatore è lo schermo – conclude –  un luogo libero dell’immaginazione, una zona senza conflitti o dove i conflitti possono diventare dialogo”.

SICILIANI IN CONCORSO 

Tra i ventidue cortometraggi in gara provenienti da varie parti del mondo, tutti di altissima qualità come nelle precedenti edizioni, ve ne sono anche due realizzati da registi siciliani.
Il pubblico potrà assistere a “Zabut” di Giuseppe Schillaci e “Vuoi cambiare forma mentale?” di Areta Gambaro.
Il primo racconta la storia di Nunzia, una trentenne con problemi di fertilità che torna nella sua casa d’infanzia in Sicilia, nell’antico quartiere di Zabut.
Con la complicità della madre e del suo nuovo assistente ebanista, Nunzia riscopre il desiderio, come in un arcaico rito pagano.
Di tutt’altro tono, invece, il corto animato di Areta Gambaro: il protagonista cade, si rompe, si rialza, ricade, striscia, si sporca, si risolleva, incastrato nel suo mondo digitale.
I disegni, tutti realizzati a mano su fogli lucidi, sono stati colorati e modificati al computer.
L’animazione è stata realizzata con una tecnica mista tra stop motion e computer-grafica.  

CORTOMETRAGGI DA TUTTO IL MONDO 

A completare la rosa dei film sono: “Mti” di Mauricio Corco (Cile), “Colonie” di Romain Daudet-Jahan (Francia), “Ali and his miracle sheep” di Maythem Ridha (Iraq), “Babatoura” di Guillaume Collin , “Undeniably Young: Nora Young & the six-day race” di Julia Morgan , “Scars” di Alex Anna (Canada), “Too Big Drawing” di Genadzi Buto (Bielorussia) “Khadiga” di Morad Mostafa (Egitto), “Go ahead and look” di Saeid Dorrani (Iran) “Les Éphémères” di Pauline Deutsch, “Analyse des effets du théâtre dans le système limbique des spectateurs” di Pablo Martin Torrado (Svizzera), “Our America” di Dean Winkler e Don Butler, “Emoticon” di Padrick S Ritch (Stati Uniti) “Bluestar” di François Vacarisas (Belgio), “Downfall” di Rona Fayad (Libano) e “Vlada goes to London” di Arti Savchenko (Israele).  
In concorso anche quattro opere italiane: “Melina” di David Valolao, “Bardo” di Alessandro Di Maio, “Diorama” di Camilla Carè e infine “La pescatora” di Lucia Lorè.

I RICONOSCIMENTI 

Anche quest’anno saranno assegnati i premi al miglior corto, alla migliore regia e al miglior cortometraggio sperimentale. Corrado Fortuna, Mohammad Reza Moradi, Claudia Puglisi e Angelo Sicurella sono i nomi che andranno a comporre la giuria di esperti.
Novità è il premio “Città futura” a cura del Festival delle Letterature Migranti.
Gli spettatori invece potranno esprimere una preferenza per decretare il corto vincitore del premio del pubblico.
All’inizio delle tre serate di cinema di altissima qualità, ad ingresso gratuito, chi vorrà potrà partecipare al wine tasting offerto dalle Tenute Orestiadi.
Per conoscere il programma completo del Festival è possibile visitare il sito www.sorsicorti.it.