“Dovevo andare via, non dovevo restare. Non mi sono reso conto di quello che stava accadendo”, così Samuele La Grassa, uno dei sette indagati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo.
Inizia a ‘sfaldarsi’ sotto le domande del GIP il branco accusato dello stupro avvenuto lo scorso sette luglio, a Palermo. Anche La Grassa, così come Christian Maronia, ha ribadito di non conoscere la ragazza e di non avere avuto, insieme ad Angelo Flores, rapporti sessuali con la vittima.
Chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Mi sono rovinato la vita”. Queste invece le parole, dette tra le lacrime davanti al Gip, di Christian Maronia.“Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente“, avrebbe aggiunto il ragazzo che ha anche detto di esser fidanzato e di non aver mai potuto fare una simile violenza.
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