Cronaca di Palermo

Violenza in un liceo di Palermo, vede l’assenza sul registro e prende a schiaffi l’insegnante

Ancora un caso di aggressione ai danni di docenti in Sicilia. Dopo quello di Milazzo, un episodio simile è accaduto a Palermo, al liceo Cannizzaro, dove un insegnante è stato aggredito da un alluno con schiaffi e pugni alla nuca dopo aver letto l’assenza sul registro elettronico.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, il sedicenne non aveva intenzione di entrare in aula nonostante i continui richiami del docente che, all’ennesimo rifiuto, ha segnato l’assenza e una nota sul registro. Di tutta risposta, l’alunno è entrato in classe e lo ha picchiato.

Aggressioni a danno di docenti: “Problema grave e diffuso”

“I gravi episodi di aggressione fisica a danno di due docenti, a Milazzo (in un Istituto tecnico – economico) e a Palermo (in un liceo Scientifico) sono solo gli ultimi di un lungo elenco di avvenimenti altrettanto deprecabili accaduti in Sicilia e nel resto d’Italia. Il problema è dunque diffuso, tanto da sollecitare nei primi mesi di quest’anno l’intervento del Ministro dell’Istruzione Valditara che ha evidenziato l’importanza di considerare l’istituzione scolastica come parte lesa in casi simili, sottolineando il danno d’immagine subìto”, è quanto si legge nella nota inviata dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia Giuseppe Pierro.

“Incontro urgente”

“L’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia sta segnalando al Ministero dell’Istruzione tutti i casi affinché si possa assicurare agli aggrediti il sostegno che meritano come prevedono le norme recentemente adottate. Ho anche deciso di convocare con urgenza e in via straordinaria un incontro con i rappresentanti del Forags, il Forum regionale delle associazioni dei genitori della scuola della Sicilia, e i rappresentanti dell’organo di garanzia regionale istituito presso l’USR. Si tratta del primo passo di un percorso più profondo di riflessione e sensibilizzazione sul patto di corresponsabilità scuola-famiglia da cui non si può prescindere se si vogliono prevenire conflitti dannosi”.

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Redazione PL