Il Tribunale del Riesame deciderà martedì sull’istanza di scarcerazione per Christian Maronia, uno dei sette ragazzi arrestati per lo stupro della 19enne palermitana vittima di violenza sessuale di gruppo il 7 luglio sera al Foro Italico. Un altro indagato, Elio Arnao, avrà l’udienza per il riesame giorno 8 settembre.
Si attende che il giudice si esprimi sulla richiesta di scarcerazione di Samuele La Russa mentre rimangono in carcere gli altri quattro indagati, tra cui il minorenne all’epoca dei fatti che dopo essere stato scarcerato è stato arrestato nuovamente.
Aveva detto di essersi pentito, di sapere di aver sbagliato, sono queste le motivazioni che avevano spinto il Gip a disporre la scarcerazione e il trasferimento in comunità del minorenne, R.P, coinvolto nello stupro di gruppo avvenuto lo scorso 7 luglio. Ma è bastato un analisi più approfondita del cellulare e alcuni video pubblicati su Tik Tok ad aggravare la posizione del giovane, riportato nuovamente in carcere.
Sono le chat della stessa notte dove il giovane racconta ciò che è accaduto, senza troppi scrupoli, ad un amico per filo e per segno ciò che ha fatto, ad aver reso necessario il trasferimento in carcere.
“Lei si è sentita male ed è svenuta più di una volta, troppi cianchi (troppe risate) cumpa. Troppo forte. – poi prosegue – Manco a canuscievo (non la conoscevo), siamo stati con lei in sette”.
Il 19 agosto dopo che è stato trasferito in comunità, il minore ha pubblicato dei video su Tik Tok dove afferma: “Chi si mette contro di me di mette contro la morte. Le cose belle si fanno con gli amici. – poi ancora – sto ricevendo tanti messaggi in privato da ragazze, ma come faccio a uscire con voi siete troppe! ah volevo ringraziare a chi di continuo dice il mio nome mi state facendo solo pubblicità e hype”.
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