Visoni, Oms: “Italia tra i sei Paesi segnalati casi Covid in allevamenti”
L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità due giorni dopo l’annuncio del governo danese di abbattere oltre 15 milioni di visoni. A rischio l’efficacia del vaccino per la mutazione del ceppo
“Ad oggi sei Paesi hanno segnalato casi di Sars-CoV-2 nei visoni d’allevamento all’Organizzazione Mondiale della Sanità animale (OIE)”. Sono Danimarca, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Italia e Stati Uniti. La dichiarazione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità accende un altro triste riflettore sull’Italia, protagonista in negativo della vicenda di contagi in alcuni visoni d’allevamento. L’allarme era partito due giorni fa dalla Danimarca, che aveva comunicato e divulgato le immagini dei visoni abbattuti.
In Italia, secondo l’associazione animalista Lav, ci sono state le prime positività in un allevamento della Lombardia. Ma il vero problema è la mutazione del virus, un nuovo ceppo insomma, capace di provocare una minore efficienza degli anticorpi umani e dunque minare la stabilità e l’efficacia del vaccino.
Secondo le ricerche finora condotte, sarebbe stato l’uomo a trasmettere il virus ai visoni. Poi, viceversa: gli animali ritrasmesso il virus all’essere umano in una variante chiamata “cluster 5”.
“Sebbene si creda che il virus sia collegato ai pipistrelli, l’origine del virus e l’ospite intermedio non sono stati ancora identificati”. Questo è ciò che dice l’organizzazione.
Sars-coV-2, il virus che causa il Covid-19, è stato identificato per la prima volta in un essere umano nel dicembre 2019. Le prove disponibili suggeriscono che il virus sia trasmesso prevalentemente tra le persone attraverso goccioline respiratorie e lo stretto contatto, ma ci sono anche esempi di trasmissione tra esseri umani e animali.
Diversi animali che sono stati in contatto con esseri umani infetti, come appunto visoni, o animali domestici, sono risultati positivi. L’esposizione di esseri umani infatti ha comportato l’infezione dei visoni. I visoni possono agire come un serbatoio di Sars-CoV-2, trasmettendo il virus tra di loro e rappresentando un rischio di propagazione del virus dal visone alle persone.
La replica dell’AIP
Così l’Associazione Italiana Pellicceria in un comunicato: “Le Asl monitorano costantemente gli allevamenti. Nel nostro Paese ci sono state solo 2 analisi che hanno rilevato carica virale covid bassa. La prima riguardava un visone trovato deceduto, la seconda le feci a terra, sotto una gabbia vicina.
L‘Asl ha monitorato da agosto a oggi la situazione con due rilevamenti: sui visoni sono stati eseguiti parecchie centinaia di tamponi in tempi successivi e sono sempre e tutti risultati negativi”.