La vita difficile dei rider a Palermo, “Non abbiamo più ordini e non guadagniamo, restiamo fermi per ore”
Il mestiere del rider sta vivendo un momento di forte stallo a Palermo: pochi ordini e fattorini fermi per ore senza ordini e quindi con zero guadagni. A questo si aggiunge la poca tutela che hanno i fattorini: basti pensare che nell’ultimo anno sono aumentati gli incidenti che hanno visto vittime proprio i rider.
Pietro Corona, 42 anni, residente a Bagheria racconta a Palermo Live le sue difficoltà sua e quella dei colleghi. Da sei anni lavora come rider, dopo aver lavorato come operatore sanitario per sette anni, da precario. “Ho deciso di entrare nel mondo delle consegne alla fine del 2018. Ho lavorato per circa quattro anni per Social Food che ha poi ceduto a Glovo. In teoria dovevo essere assorbito dall’azienda Glovo, cosa che non avvenne. Per questo provai a inserirmi con Uber o Deliveroo, ma la prima decise lo scorso anno di lasciare il mercato italiano. Mi ritrovo a lavorare con Deliveroo, ho provato anche con Just Eat ma essendo residente a Bagheria risulto troppo distante dal loro start point”.
Corona si definisce “un fissato” del rider: “In sei anni ho all’attivo 40 mila consegne dimostrandoli con i miei cud. Io attaccavo la mattina presto e tornavo a casa la notte”. Dal 2022, però, cambia tutto: “Deliveroo a Palermo fa molto la passiva, da circa due anni è calato tutto anche per via dell’abbassamento delle tariffe di consegna da parte delle piattaforme. L’azienda col tempo ha perso clienti, locali lasciando soli noi rider. Abbiamo esposto i nostri problemi e le nostre perplessità, ma non abbiamo ricevuto mai una risposta. Fanno orecchie da mercante”.
Adesso i rider di Deliveroo non lavorano più come prima: “Da inizio 2023 ad oggi non guadagniamo più come prima, adesso la piattaforma ti lascia molto spesso tre-quattro ore fermo senza consegne. Una cosa frustrante. A un mio collega un sabato lo hanno lasciato sette ore fermo, in attesa di ricevere qualche ordinazione”.
Le piattaforme estere considerano i fattorini lavoratori autonomi, ma le leggi dicono altro: “Noi dovremo essere lavoratori subordinati e quindi dipendenti. Lo stabilisce la Cassazione, i tribunale e ci sono varie leggi come quella del 2020 dove il giudice di Milano ha stabilito che noi rider siamo lavoratori dipendenti. Carburante, manutenzione e usura del mezzo sono a spese nostre. Io addirittura usavo due mezzi, ora uno spero di venderlo, sto tagliando le corde. Da monoreddito ho circa 1000 euro di spese al mese, senza includere le tasse”.
Adesso per i rider Deliveroo i guadagni sono pochi: “Facciamo meno di mille euro lordi al mese. Siamo stanchi e frustrati perché vorremo più ordini per guadagnare di più e vivere più sereno. Non riusciamo più a far quadrare i bilanci familiari. Non è più vivere questo. L’azienda ci dovrebbe dare un garantito e invece ha anche abbassato i bonus del sabato e della domenica. Negli ultimi due fine settimana ho fatto in due giorni 40 euro, tanto vale che sto a casa. Si gioca troppo al ribasso, siamo disperati”.
I rider chiedono nuovamente delle risposte all’azienda Deliveroo: “Chiediamo un garantito nelle ore di ferma assoluta visto che la stessa azienda promette con sicurezza che si guadagnerebbero € 11 lorde l’ora e che invece non è così. Perché appunto non hanno tutti questi ordini e continuano ad arruolare persone”.
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