A Palermo, si stanno moltiplicando di ora in ora le segnalazioni di intossicazioni alimentari legate al consumo di kebab in un noto locale della città. Dopo la nostra notizia, sono infatti triplicati i casi che coinvolgono decine di persone, tutte che presentano sintomi come vomito, diarrea, febbre e dolori addominali dopo aver consumato cibo nello stesso locale.
Riportiamo di seguito una segnalazione ricevuta alla nostra email di redazione:
“Gentile redazione di Palermolive, volevo dare anch’io la mia testimonianza riguardo i casi di intossicazione alimentare registrati a Palermo in questi giorni. Martedì 17 Settembre io e la mia famiglia decidiamo di ordinare 4 panini arabi completi Kebab (cioè Kebab, verdure e salse). Alle 20:00 esatte arrivano i nostri panini. Non abbiamo notato nulla di strano sul momento solo che il pane arrotolato emanava un leggero odore di stantio, ma visto che gli altri componenti della famiglia non notavano la stessa cosa, ho pensato fosse un’impressione solo mia. Intorno alle 5 del mattino comincio a rigirarmi nel sonno da insoliti crampi allo stomaco che via via si fanno sempre più intensi fino a costringermi correre al bagno e da lì il calvario che dura ancora oggi, sabato 21 settembre. Dopo poche ore anche mio figlio stessa identica cosa, corre al bagno piegato in due. Di lì a qualche ora, oltre a numerosissime scariche diarroiche, vomito, crampi lancinanti, è comparsa la febbre a 39,2. Nel tardo pomeriggio, stessa sorte è toccata anche a mio marito.
Ci mettiamo immediatamente in contatto col medico che capita la gravità della situazione ci dice quali farmaci usare. Ci facciamo portare i farmaci dal servizio di domicilio che offre la farmacia vicino casa e cominciamo come da prescrizione medica. Giovedì 19, ci rendiamo conto di stare molto molto male perché fortemente disidratati ma a causa di incessanti scariche non riusciamo a fare nulla e andare in ospedale diventa impossibile. Chiamiamo un’infermiera specializzata privata che su prescrizione medica viene a farci le flebo a casa, solo così diciamo siamo riusciti a metterci un po’ in sesto ma a tutt’oggi i sintomi persistono anche se più leggeri. Vorremmo sporgere denuncia contro il locale perché non si può giocare così con la salute e la vita delle persone, ma a quanto pare dobbiamo recarci fisicamente in commissariato e al momento la cosa non è fattibile, spero comunque che la polizia si muova affinché altre persone non subiscano l’incubo che stiamo passando noi”.